(Sesto Potere) – Bologna – 6 settembre – Avvicinare i ragazzi alle geoscienze, con nuove tecnologie, in ambienti museali ottocenteschi.
Questo è lo straordinario progetto alla Collezione “Museo Giovanni Cappellini” di Bologna, illustrato al Congresso Nazionale Congiunto della Società Geologica Italiana e della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia.
“In corso c’è un progetto finanziato da fondi PNRR per riallestire due sale utilizzando nuove tecnologie per rendere il museo leggibile e coinvolgente per il pubblico moderno. Il progetto nazionale, finanziato da fondi PNRR, si chiama Changes. Al momento stiamo realizzando modelli 3D di un centinaio di reperti, tra cui un mastodonte, uno scelidoterio (bradipo terricolo), il cranio di un mosasauro. Sarà anche ri-allestito lo scheletro di balenottera trovato nei sedimenti pliocenici delle colline bolognesi.”: annuncia Michela Contessi, conservatrice della collezione di Geologia “Museo Giovanni Cappellini” del sistema museale dell’Università di Bologna.
“L’idea – aggiunge – è di avvicinare sempre più, al Museo, le nuove generazioni, gli adolescenti, i giovani che spesso interessati ad altro. L’obiettivo è far scoprire il passato ma anche tematiche attuali come il riscaldamento climatico, l’evoluzione, il mondo che cambia, le specie che si estinguono. Temi attuali ma che vanno un poco svecchiati dalla loro forma, nel caso ottocentesca”.
Il progetto è stato illustrato da Michela Contessi nel corso del Congresso Nazionale Congiunto della Società Geologica Italiana e della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, di Bari.