(Sesto Potere) – Cesena – 24 agosto 2024 – Ieri sera, anche Alleanza Verdi e Sinistra ha partecipato all’evento organizzato da Marta Garaffoni e Federico Raspadori, proprietari di un podere a Provezza (in provincia di Forlì-Cesena) minacciato dai lavori per il contestato gasdotto di SNAM.
La serata ha visto diversi interventi, volti a denunciare quella che è stata definita “l’inutilità” della nuova “Linea Adriatica” e le modalità con cui questa viene imposta “a danno del territorio e dei suoi abitanti”, da Sulmona (AQ) fino a Minerbio (BO).
Marta e Federico hanno acquistato il terreno con l’intento di creare un’oasi di biodiversità, coltivando piante e allevando animali in un luogo non asservito al profitto.
Durante l’evento, Marta ha evidenziato come le istituzioni ignorino il valore non economico della loro terra: “Se questo terreno fosse una fonte di reddito, saremmo risarciti. Crescere queste vite per amore, invece, annulla il loro valore agli occhi delle istituzioni.” Ed ha aggiunto: “Crescere queste vite per amore annulla il loro valore agli occhi delle istituzioni. Siamo sacrificabili, per loro non perdiamo nulla di importante. Tutta la comunità perde un bosco appena piantato e un’azione di questo tipo viene scoraggiata e contrastata sul nascere.”
Interventi di esperti come Nicolò Golinucci, ricercatore in ingegneria energetica, e Francesco Occhipinti di Legambiente Forlì-Cesena, hanno parlato apertamente di “anacronismo di quest’opera, che legherebbe l’Italia ai combustibili fossili in netto contrasto con gli obiettivi climatici nazionali ed europei per il 2030 e l’Accordo di Parigi”.
Alleanza Verdi e Sinistra ha espresso “piena solidarietà” a Marta, Federico e a tutte le persone colpite da espropri e risarcimenti considerati del tutto “inadeguati”.
Alleanza Verdi e Sinistra di Forlì-Cesena annuncia di sostenere al 100%: “la necessità di mettere al primo posto della nostra agenda politica il bene comune prima del profitto privato” condividendo quanto sostenuto ieri da Marta che mossa dalla commozione, ha ricordato che: “un bosco e un luogo di cura e amore verso animali liberi sono beni di pubblica utilità, che appartengono a tutta la comunità e vanno protetti a ogni costo”.