(Sesto Potere) – Rimini – 22 agosto 2024 – Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini, nel corso di un punto stampa al Meeting di Rimini, è intervenuto sul tema della direttiva Bolkestein in tema di concessioni balneari spiegando che il governo è al lavoro su una proposta che posa conciliare “la prelazione per gli uscenti e gli indennizzi per gli investimenti fatti sulle spiagge” a favore dei gestori degli stabilimenti balneari, dei bar e dei ristoranti attrezzati nelle aree demaniali a ridosso degli areanili.
“Ottenere l’ok della Commissione europea alla prelazione per gli uscenti e gli indennizzi sui lavori svolti sono due delle priorità nostre e della stragrande maggioranza delle aziende coinvolte”: ha spiegato Matteo Salvini.
Una proposta che ha visto la replica del senatore riminese del Movimento 5 Stelle Marco Croatti che in una nota ha accusato Salvini di “un repentino passaggio dal ‘no gare’ e al ‘si gare’ … ma taroccate. Ecco, quindi, fantomatiche prelazioni per i concessionari uscenti. Ma il ministro Salvini dovrebbe sapere che eventuali prelazioni sono contrarie al diritto di concorrenza, così come stabilito nel 2022 dalla Commissione UE e che ha portato, proprio per tale ragione, all’apertura di una procedura di infrazione verso il Portogallo”.
Secondo Croatti sul tema: “il ministro Salvini continua a “prendere in giro” tutti: innanzitutto i cittadini, veri proprietari delle nostre spiagge, che chiedono trasparenza e maggiori diritti su un bene pubblico che dovrebbe essere gestito seguendo gli interessi della collettività e non quello di pochi; in secondo luogo gli stessi concessionari, attuali e futuri, che ascoltano da anni le farneticazioni di questo governo di
inadatti incapaci e vivono in una situazione di totale incertezza che penalizza micro e piccole imprese ma non certo i grandi imprenditori amici del governo che non avranno problemi a reperire risorse e finanziamenti in breve tempo, quando i comuni saranno costretti ad indire
urgentemente le gare, senza indicazioni e norme nazionali di riferimento, pena il rischio di ricorsi e contenziosi che bloccherebbero il comparto”.
“Come M5S continuiamo da anni a chiedere una riforma che aumenti i diritti dei cittadini, che garantisca certezze, trasparenza, competitività, e che sia il riferimento per costruire gare che premino progetti che rendano più forte la nostra offerta turistica, che portino innovazione e sostenibilità, che aumentino l’occupazione. Tutti aspetti che evidentemente non interessano questo governo corporativo, che pare composto da faccendieri e lobbisti”: conclude il senatore Marco Croatti.
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