(Sesto Potere) – Cesena – 22 agosto 2024 – Nel Distretto di Cesena, che comprende i 15 comuni del cesenate più Santa Sofia e Premilcuore del forlivese, ‘Cambia il finale’ , il progetto promosso dal Gruppo Hera in collaborazione con Last Minute Market (società spin off dell’Università di Bologna che si occupa di lotta agli sprechi) che permette di donare a enti del terzo settore beni riutilizzabili., ha permesso di raccogliere, solo grazie agli oltre 860 ritiri a domicilio effettuati nel 2023, oltre 56 mila oggetti, pari a oltre 200 tonnellate di materiale, di cui quasi 154 avviate al riuso (75%).
Con un aumento notevole, pari al 63%, rispetto all’anno precedente quando vennero raccolte circa 125 tonnellate di materiale, delle quali quasi 100 avviate al riuso.
L’ente partner sul territorio che, insieme ad Hera e Last Minute Market, ha permesso questo risultato, è l’Associazione di volontariato Campo Emmaus di via Tipano 430 a Cesena, che gestisce anche l’Area del Riuso, spin-off di ‘Cambia il finale’. L’Area è allestita presso la stazione ecologica di via Romea e aperta il lunedì, mercoledì e giovedì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19; martedì e venerdì dalle 15 alle 19; sabato dalle 8.30 alle 19.30 e domenica dalle 14 alle 17. Qui i cittadini possono portare piccoli mobili (tavolini, sedie, lettini per bambini), biciclette, piccoli elettrodomestici, passeggini e carrozzine, oggetti e attrezzature di vario tipo, purché in buono stato.
Tutto ciò che viene consegnato in questo spazio è ad ogni effetto una donazione, che dà comunque diritto allo sconto in bolletta, e al momento della consegna viene compilata una documentazione per ricevuta.
Come funziona ‘Cambia il finale’
Avviata una decina di anni fa grazie a un accordo tra Hera e Atersir, l’iniziativa prevede la possibilità, contattando il Servizio Clienti della multiutility al numero verde gratuito 800.999.500, di richiedere il ritiro a domicilio di benipiù o meno ingombranti: a questo punto l’operatore chiede al cittadino informazioni sullo stato degli oggetti e, se sono ancora in buone condizioni, fornisce al cliente i riferimenti per contattare le Onlus del territorio che partecipano a “Cambia il finale”. I beni possono essere prelevati da una delle Onlus convenzionate, proprio come farebbe Hera, o portati direttamente nelle sedi delle associazioni. Queste ultime donano gli oggetti, se necessario anche dopo averli riparati, a persone in difficoltà o li mettono in vendita nei mercatini no profit, utilizzando il ricavato per sostenere i loro progetti. Nel caso in cui il materiale da ritirare non sia più riutilizzabile, il Servizio Clienti di Hera fornisce indicazioni per la consegna alla stazione ecologica più vicina; oppure, nei comuni dove è attivo il servizio di ritiro gratuito a domicilio dei rifiuti ingombranti, fissa un appuntamento con il cliente. In questo caso, una vota ritirati, gli oggetti vengono inviati a corretto smaltimento.
I comuni in cui è attivo il progetto sono quasi un centinaio in tutta la Regione: nel 2023 sono stati raccolti dalle 16 Onlus aderenti oltre 485 mila oggetti, per circa 1.070 tonnellate, di cui oltre 774 tonnellate (il 73%) avviate al riuso.
Un’iniziativa solidale che fa bene all’ambiente: evitate quasi 4 mila tonnellate di Co2
Il progetto “Cambia il finale” alimenta un percorso solidale, in linea con i principi di economia circolare e responsabilità sociale perseguiti da Hera e, allo stesso tempo, porta benefici all’ambiente poiché, favorendo il riuso e allungando la vita agli oggetti, previene sia la produzione di rifiuti sia il fenomeno dell’abbandono degli ingombranti su suolo pubblico.
A livello regionale, grazie al riutilizzo dei beni donati attraverso “Cambia il finale” è stata evitata la produzione di quasi 4 mila tonnellate di Co2 equivalente, che sarebbero state emesse per la produzione dei nuovi oggetti e che corrispondono alla quantità di anidride carbonica emessa per effettuare 33.800 viaggi in auto da Milano a Napoli.