(Sesto Potere) – Rimini – 22 agosto 2024 – L’estate si rivela il momento in cui i cittadini impiegano il tempo libero, complici le ferie, per svuotare garage e cantine. Ecco che subentra la necessità di liberarsi di oggetti, spesso ingombranti, ancora in buono stato ma non più utilizzati. Non si tratta di rifiuti, ma di beni che posso trovare una nuova vita come biciclette, mobili, elettrodomestici, giocattoli e vestiti.
È anche in queste situazioni che entra in gioco “Cambia il finale”, il progetto promosso dal Gruppo Hera in collaborazione con Last Minute Market (società spin off dell’Università di Bologna che si occupa di lotta agli sprechi) che permette di donare a enti del terzo settore beni riutilizzabili.
Nella provincia di Rimini raccolti oltre 88 mila oggetti in buono stato. L’Area del Riuso di via Nataloni
In provincia di Rimini ‘Cambia il finale’ ha permesso di raccogliere, grazie agli oltre 780 ritiri a domicilio effettuati nel 2023, oltre 88 mila oggetti, pari a oltre 80 tonnellate di materiale. L’ente partner sul territorio che, insieme ad Hera e Last Minute Market, ha permesso questo risultato, è la Cooperativa sociale La Fraternità di via Valverde 10/B a Rimini, che gestisce anche l’Area del Riuso, spin-off di ‘Cambia il finale’, allestita presso la stazione ecologica di via Nataloni a Rimini. L’Area è aperta martedì, giovedì e domenica dalle ore 8.30 alle 14.15, mercoledì e venerdì dalle ore 13.00 alle 18.45 e sabato con orario continuato dalle 8.30 alle 18.45.
Qui i cittadini possono portare piccoli mobili (tavolini, sedie, lettini per bambini), biciclette, piccoli elettrodomestici, passeggini e carrozzine, oggetti e attrezzature di vario tipo, purché in buono stato. Tutto ciò che viene consegnato in questo spazio è ad ogni effetto una donazione, che dà comunque diritto allo sconto in bolletta, e al momento della consegna viene compilata una documentazione per ricevuta.
Come funziona ‘Cambia il finale’
Avviata una decina di anni fa grazie a un accordo tra Hera e Atersir, l’iniziativa prevede la possibilità, contattando il Servizio Clienti della multiutility al numero verde gratuito 800.999.500, di richiedere il ritiro a domicilio di benipiù o meno ingombranti: a questo punto l’operatore chiede al cittadino informazioni sullo stato degli oggetti e, se sono ancora in buone condizioni, fornisce al cliente i riferimenti per contattare le Onlus del territorio che partecipano a “Cambia il finale”. I beni possono essere prelevati da una delle Onlus convenzionate, proprio come farebbe Hera, o portati direttamente nelle sedi delle associazioni. Queste ultime donano gli oggetti, se necessario anche dopo averli riparati, a persone in difficoltà o li mettono in vendita nei mercatini no profit, utilizzando il ricavato per sostenere i loro progetti. Nel caso in cui il materiale da ritirare non sia più riutilizzabile, il Servizio Clienti di Hera fornisce indicazioni per la consegna alla stazione ecologica più vicina; oppure, nei comuni dove è attivo il servizio di ritiro gratuito a domicilio dei rifiuti ingombranti, fissa un appuntamento con il cliente. In questo caso, una vota ritirati, gli oggetti vengono inviati a corretto smaltimento.
I comuni in cui è attivo il progetto sono quasi un centinaio in tutta la Regione: nel 2023 sono stati raccolti dalle 16 Onlus aderenti oltre 485 mila oggetti, per circa 1.070 tonnellate, di cui oltre 774 tonnellate (il 73%) avviate al riuso.
Un’iniziativa solidale che fa bene all’ambiente: evitate quasi 4 mila tonnellate di Co2
Il progetto “Cambia il finale” alimenta un percorso solidale, in linea con i principi di economia circolare e responsabilità sociale perseguiti da Hera e, allo stesso tempo, porta benefici all’ambiente poiché, favorendo il riuso e allungando la vita agli oggetti, previene sia la produzione di rifiuti sia il fenomeno dell’abbandono degli ingombranti su suolo pubblico. A livello regionale, grazie al riutilizzo dei beni donati attraverso “Cambia il finale” è stata evitata la produzione di quasi 4 mila tonnellate di Co2 equivalente, che sarebbero state emesse per la produzione dei nuovi oggetti e che corrispondono alla quantità di anidride carbonica emessa per effettuare 33.800 viaggi in auto da Milano a Napoli.