(Sesto Potere) – Forlì – 11 agosto – “Nuove preoccupazioni elettorali serpeggiano evidentemente tra i Consiglieri comunali forlivesi: che si tema una candidatura della Bucchi nientemeno che in Regione? Il dubbio sorge spontaneo dopo un ampio attacco sulla stampa, ma procediamo con ordine, perché è evidente che qualcuno non ha seguito attentamente tutto il lavoro svolto dal Comitato in un anno: lacuna comprensibile d’altronde, considerandone la mole!
Tuttavia era sufficiente fare una banale ricerca on line per verificare, ad esempio, che la Bucchi, più volte intervistata dopo aver consegnato alla Premier Meloni un elenco di richieste degli alluvionati, ha dichiarato: “la Premier ci ha ascoltato con grande attenzione” (frase tipicamente di sinistra, come sanno tutti). Spiace forse che probabilmente da quell’incontro sia nata la proficua collaborazione con la struttura Commissariale, impegnata nella semplificazione delle procedure per la presentazione delle domande di ristoro (il tutto sfociato nell’ordinanza n. 23 del 23 aprile scorso)? “Lamenta la Bucchi lo scarso numero di richieste danni” presentate sulla piattaforma Sfinge.
Peccato che a lamentarsene sia stata proprio la struttura Commissariale in occasioni pubbliche e sulla stampa. Casomai il Comitato ha fatto notare che bisogna chiedere agli alluvionati (80000 secondo il Sole 24 ore) i motivi per cui la percentuale delle domande presentate è pari al 3.75%, a meno che non si creda che la Bucchi vada a dissuaderli casa per casa, con consenso peraltro bipartisan in tutta la Romagna.
Gli stessi alluvionati che, con 1 o 4 metri di fango in casa, avranno per i beni mobili non più di 700 € a stanza, esimio Consigliere, e a cui è stato (anche con qualche tono minatorio, ricorda?) e viene ancora ripetuto che questo è riconoscere il 100% dei danni. Ma pare più importante la Bucchi, evidentemente: “mai nessuna richiesta di confronto è da lei pervenuta”. Peccato che da 1 anno esatto (3 agosto ’23, e successiva corposa rassegna stampa sul nostro sito) si chieda un tavolo di lavoro alla precedente Giunta forlivese, di cui faceva già parte il rammaricato Consigliere: tavolo promesso quando la piazza Saffi era piena di manifestanti, ma mai concesso.
La “narrativa” è davvero lunga, ma tutta ampiamente documentata e disponibile online: difficile non trovarla. Per concludere, si ringrazia per l’accorato e pubblico invito a partecipare alla campagna elettorale regionale, ma il Comitato Unitario Vittime del Fango è per Statuto apartitico, e si occupa (se bene o no devono dirlo solo gli alluvionati) di altro. Infine una precisazione a quanto pare necessaria per chiunque avesse problemi con i pronomi della lingua italiana: il Comitato Unitario Vittime del Fango usa il “noi” nei suoi comunicati non perché plurale ‘maiestatis’, ma perché è un Direttivo di 7 membri adeguatamente acculturati. Come già scritto mesi fa, la Bucchi non ne è il capobranco”:
così in una nota la presidente e il consiglio direttivo del Comitato unitario Vittime del Fango di Forlì composto da Alessandra Bucchi, Novella Castori, Valentina Grillandi, Raffaele Zoli, Barbara Ascolese, Stefania Evangelisti, e Alessandra Montebugnoli.