(Sesto Potere) – Bologna – 2 agosto 2024 – “Nel corso degli anni, la verità sulla Strage di Bologna è emersa con tutta la sua forza, nonostante innumerevoli tentativi di depistaggio e sabotaggio che continuano ancora oggi. Sentenze giudiziarie multiple hanno confermato che gli esecutori della strage erano neofascisti e che la matrice dell’attentato è da collegare alla strategia della tensione che certo non si fermò nel 1974 ma continuò negli anni successivi con altre modalità. In questo quadro si inseriscono i finanziamenti documentati della loggia massonica P2 per contribuire alla pianificazione ed esecuzione della strage. Permangono alcuni aspetti da chiarire, soprattutto per quanto riguarda le responsabilità politiche ed istituzionali ma il titolo di questo anniversario è chiarissimo: “Sappiamo la verità e abbiamo le prove”:
lo ricordano in una nota congiunta i coordinatori regionali pentastellati Sen. Marco Croatti e Gabriele Lanzi, la delegata alla Legalità democratica e lotta alle mafie Comune e Città Metropolitana di Bologna Giulia Sarti, la Consigliera Regionale Silvia Piccinini, il deputato Federico Cafiero De Raho e la coordinatrice provinciale pentastellata di Bologna Michela Montevecchi.
“Purtroppo, episodi di manipolazione e falsificazione hanno caratterizzato altri momenti tragici della nostra storia, con la creazione di false piste per sviare l’attenzione dalla verità. Il Movimento 5 Stelle ribadisce il suo impegno a combattere con determinazione, sia dentro che fuori dalle istituzioni, al fianco dei familiari delle vittime, affinché la verità prevalga su interessi di parte e coperture di gravi responsabilità. Rifiutiamo qualsiasi tentativo di revisionismo storico. Facciamo appello alla verità e alla giustizia, sottolineando l’importanza di fare piena luce sulle stragi del passato e di impedire che simili tragedie possano ripetersi in futuro”: aggiungono Marco Croatti, Gabriele Lanzi, Giulia Sarti, Silvia Piccinini, Federico Cafiero De Raho e Michela Montevecchi.
Lo abbiamo dimostrato da tempo, lavorando e sostenendo in Parlamento la legge di Paolo Bolognesi che ha introdotto nel luglio del 2016 il reato di depistaggio nel nostro Codice penale. Lo facciamo ancora oggi, sostenendo la proposta di legge per migliorare e potenziare i benefici alle vittime e ai loro familiari. Chiediamo una vigilanza continua poiché è essenziale che la storia sia raccontata con onestà e integrità, per onorare la memoria delle vittime e per garantire un futuro libero da inganni e falsificazioni.”: concludono gli esponenti del Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna e i Gruppi Territoriali pentastellati di Bologna.