(Sesto Potere) – Cesena – 30 luglio 2024 – La ventunesima edizione de “I suoni dello spirito”, rassegna di spiritualità in musica e poesia promossa dall’associazione “Amici del Monte” con la direzione artistica di Paolo Turroni, è pronta a ripartire in un luogo suggestivo come il chiostro quattrocentesco dell’Abbazia benedettina di Santa Maria del Monte, a Cesena.
Così come spiegato in conferenza stampa dall’Assessora alla Partecipazione e ai Quartieri Francesca Lucchi, da Filippo Panzavolta, Presidente dell’associazione “Amici del Monte” e dallo stesso Turroni, in questa manifestazione si uniscono tanti spunti differenti, dalla lettura dei testi alle musiche che vengono eseguite dal vivo dagli interpreti.
Lo spunto per la scelta delle serate è duplice: da una parte, la storia di Cesena e del monastero del Monte, commemorando gli 80 anni del tragico bombardamento.
Per la serata dantesca sarà invece proposta un’anticipazione dell’imminente Giubileo. La cultura e il sapere di portata nazionale saranno rappresentate da Ariosto e Marco Polo.
Come di consueto, i quattro recital in programma si terranno nei quattro venerdì di agosto (2, 9, 23, 30), e inizieranno con un omaggio al Sommo poeta, Dante Alighieri.
Venerdì 2 agosto l’appuntamento inaugurale sarà dedicato a “Dante e la libertà” con la Lectura Dantis: Purgatorio 16 a cura di Ilario Sirri e con il commento di Paolo Turroni. La voce sarà accompagnata dalla musica del “Gruppo 4 ottoni” composto da Marco Tampieri, Elisa Valgimigli, Luca Braghiroli, Andrea Pompili. In questo anno, che ci introduce al Giubileo del 2025, uno spunto di riflessione nasce da una parola bella e difficile: libertà. Senza di essa, non esisterebbero colpe e meriti, premi e punizioni. Ma in che senso l’uomo è libero, e come il Sommo Poeta fa coesistere l’infinita potenza e sapienza divina con la necessaria libertà dell’essere umano? Lo spunto filosofico è altissimo, e Dante riesce nell’impresa di unire la più alta poesia alla più alta spiritualità, per ricordarci, ancora una volta, che soprattutto tutti noi siamo chiamati alla libertà.
Venerdì 9 agosto sarà la storia a fare da protagonista. Nell’ambito delle iniziative organizzate dalla città per l’ottantesimo della liberazione, Loris Canducci, Alessandra Fabiani, Gilberto Graffiedi, Sabrina Guidi, Iuri Monti e Paolo Turroni proporranno letture su uno degli eventi più noti, il bombardamento del Monte. Sono passati 80 anni da quel giorno in cui la violenza della guerra devastò il monastero benedettino. I luoghi in cui ci troviamo erano irriconoscibili, migliaia e migliaia di colpi avevano sfigurato mura secolari, messo a rischio centinaia di vite. La guerra è sempre orribile, e quando sfregia i luoghi dello spirito e della fede mostra in piena luce il suo aspetto più brutale e disumano. Servendoci del volume Clausura violata di dom Placido Zucal racconteremo ancora una volta quei giorni, perché si faccia memoria di ciò che è stato, per stupirci di come sia stato possibile fare rinascere un luogo che sembrava oramai cancellato dalla violenza umana. Le letture saranno intervallate dal Gruppo cameristico riminese diretto da Iader Abbondanza.
Venerdì 23 agosto i riflettori si accenderanno su “I mondi fantastici di Ludovico Ariosto” con le letture di Loris Canducci, Gilberto Graffiedi, Sabrina Guidi, Giulia Magnani, Iuri Monti e Paolo Turroni e la musica del Duo di chitarre Masiàc (Isaac Peruzzi e Matteo Scalabrella). Sono passati 550 anni dalla nascita di Ludovico Ariosto, non solo uno dei massimi poeti italiani, ma un vertice della cultura europea, e potremmo dire occidentale. Nato in un tempo che abbandonava definitivamente le favole antiche, Ariosto col suo vastissimo e labirintico poema dà loro una nuova vita e un nuovo spirito, attraverso un’ironia che colpisce senza ferire, che fa nascere sulle labbra un sorriso che è divertimento e, allo stesso tempo, sottile malinconia per un mondo che non esiste più, o che forse non è mai esistito, ma che vive per sempre nel nostro cuore.
Venerdì 30 agosto “I suoni dello Spirito” incontreranno i viaggi di Marco Polo. Da anni, la serata conclusiva della rassegna è dedicata a un viaggio: siamo stati in Cina, in India, in Giappone, perfino sulla luna. Questa volta, viaggeremo verso un luogo fisico ma in compagnia di uno straordinario personaggio della nostra letteratura. Ben 700 anni fa moriva Marco Polo, detto Emilione, che ha donato alla cultura occidentale un vero capolavoro, quel Devisement dou monde che noi chiamiamo, deformando il nome di famiglia dell’autore, Milione. Opera destinata ad un successo straordinario, ispiratrice del viaggio di Cristoforo Colombo verso le Indie, ha continuato ad affascinare scrittori e poeti, fino ai nostri contemporanei. Perché Marco è in grado di affascinarci ancora oggi come tanti secoli fa? Solo il fascino del mistero? O c’è qualcosa di più grande nascosto nel suo viaggio, umano e spirituale? È quello che cercheremo di capire questa sera.
Tutti gli appuntamenti saranno a ingresso gratuito e si terranno alle ore 21:00.
In caso di maltempo gli spettacoli verranno proposti al coperto. Si ricorda che l’ultimo tratto di via del Monte non è percorribile a causa della presenza del cantiere riguardante il ripristino delle mura di cinta del complesso architettonico.
Per raggiungere in auto l’Abbazia dunque occorrerà percorrere via Celincordia e via del Monte.