(Sesto Potere) – Forlì, 26 luglio 2024 – “A Forlì continua senza sosta l’utilizzo disinvolto dell’alluvione 2023, a scapito della precisa informazione e della serenità delle persone che stanno ancora faticosamente cercando di risollevarsi. Nei mesi preelettorali, quando si cercava di convincerle ad esempio che “non esistessero i Piani Speciali” promessi, mentre erano in realtà formulati e sottoposti alle prime valutazioni incrociate, avvenivano sul territorio romagnolo vari incontri istituzionali, ai quali il Comitato Unitario Vittime del Fango ha partecipato, per trattare anche la distribuzione delle donazioni (5 milioni di euro) destinate dalla Regione ai soggetti con particolari fragilità economica e sociale, come annunciato mesi prima. Non ci è dato sapere quale sia stato il coinvolgimento attivo in quei giorni della nostra Amministrazione, che nel frattempo si preoccupava soprattutto di assicurare che l’alluvione (la “sua sfortuna”) era gestita “come meglio non sarebbe stato possibile”. Nel maggio 2024, comunque, tali donazioni sono state liquidate, seppure a nostro avviso con eccessivo ritardo, a tutti i Comuni alluvionati (con determina n.10375 del 23-05-24), nella modalità di un acconto del 50% della somma assegnata ad ogni Comune (quindi, sui 373.240,31 spettanti ai forlivesi, poco più di 186.000€), e del saldo ad avvenuta rendicontazione. Comuni come quelli dell’Unione faentina hanno approntato e diffuso immediatamente (fin dal 2 maggio!) i criteri di assegnazione alle famiglie alluvionate con particolari fragilità, tanto che prevedono di poter distribuire le somme spettanti già da settembre. E a Forlì?”: analisi e domanda finale di Alessandra Bucchi, (nella foto), presidente del Comitato unitario Vittime del Fango di Forlì, che firma una nota congiunta con il Direttivo del sodalizio.
“Se può essere verosimile che esigenze più pressanti come le elezioni, nonché l’inaugurazione di monumenti, abbiano “sospeso” varie attività, è particolarmente offensivo per la città tutta sia non ricevere informazioni che la riguardano, sia soprattutto riceverle distorte, con la conseguenza di instillare insicurezza, astio e sfiducia in cittadini provati, innervositi dalle pastoie burocratiche e da ogni annunciato temporale. La domanda quindi sorge spontanea: la quota destinata al Comune di Forlì è stata accreditata? Quali iniziative sono state prese per ristorare adeguatamente e rapidamente chi ha i requisiti richiesti?”: continua a chiedere Alessandra Bucchi, assicurando che il Comitato Unitario Vittime del Fango “è, come sempre, pienamente disponibile al dialogo costruttivo con la nuova Amministrazione, per collaborare, nel massimo reciproco rispetto, alle azioni più proficue per la comunità alluvionata”.