(Sesto Potere) – Medolla (MO) – 17 luglio 2024 – Colibrì, oltre ad essere uno dei simboli dell’isola della Martinica, è anche il nome di un innovativo sistema ECMO (l’ossigenazione extracorporea a membrana) di ultima generazione progettato e prodotto da Eurosets, azienda italiana del distretto biomedicale di Medolla (MO), che ha permesso all’équipe medico-chirurgica dell’Ospedale Universitario (CHU) situato sull’isola della Martinica (Antille Francesi) di salvare la vita di un neonato di un mese e mezzo affetto da una bronchiolite acuta.
Il piccolo di soli 5 kg, originario dell’isola della Guadalupa, non era in grado di respirare autonomamente a causa dell’infezione virale, che aveva indotto secondariamente un’insufficienza cardiaca. La situazione richiedeva un immediato trasferimento verso il CHU della Martinica, unico ospedale francese di tutto l’arcipelago caraibico dotato di una rianimazione pediatrica di terzo livello, ma le condizioni instabili del bambino non ne avrebbero permesso la mobilizzazione.
L’équipe di specialisti sanitari si è quindi recata sull’isola vicina e il sistema ECMO è stato quindi collegato al neonato presso l’Ospedale Universitario di Guadalupa – Pôle Parent-Enfant – consentendo il successivo elitrasporto d’urgenza.
Tutto si è realizzato nel migliore dei modi grazie alla stretta collaborazione del rianimatore pediatrico, il dott. Xavier Beretta-Piccoli, e del responsabile della cardiochirurgia pediatrica del CHU, il dott. Fabio Cuttone.
Si tratta di uno dei primi impianti di sistema trasportabile di ultima generazione completamente progettato anche per neonati e bambini. L’UMAC 972 (unità mobile d’assistenza circolatoria), il team costituito da rianimatore, cardiochirurgo e tecnico perfusionista dell’Ospedale Universitario della Martinica, unico nell’arcipelago caraibico per competenze e pregressa esperienza, è stato pioniere e protagonista del successo di questo caso.
Il neonato, ricoverato in Rianimazione Pediatrica del CHU della Martinica, è stato collegato al Colibrì per 5 giorni, svolgendo in parte la funzione meccanica del cuore e dei polmoni in attesa che riprendessero la loro normale funzione. Il bambino, completamente guarito dalla bronchiolite e ormai fuori pericolo, è stato successivamente dimesso per poi ritornare a casa dopo 15 giorni.
“Ringrazio l’ospedale di Martinica, Eurosets, la CTM (Comunità Territoriale della Martinica) e il progetto React-EU (Recovery assistance for cohesion and the territories of Europe – programma europeo di stanziamento fondi a supporto di progetti, tra cui iniziative in ambito sanitario – sia Guadalupa che Martinica sono «regioni ultraperiferiche» della Francia e dunque sotto l’Unione Europa) per aver consentito la realizzazione di questa rete di supporto, che regala finalmente ai bambini dell’arcipelago caraibico una strategia di salvataggio con tecnologia all’avanguardia”, ha dichiarato il dott. Cuttone.
“È per noi una grande soddisfazione avere contribuito al successo di questo caso unico nel suo genere. Colibrì è il più leggero dispositivo salvavita, in grado di sostituire temporaneamente la funzione cardiaca e polmonare ed è l’unico sistema trasportabile di ultima generazione completamente progettato anche per neonati e bambini, grazie al lavoro di un team di ingegneri italiani”, ha dichiarato Antonio Petralia, Vicepresidente esecutivo e Amministratore Delegato di Eurosets.
Oltre che sui pazienti in età pediatrica e neonatale, il dispositivo può essere utilizzato anche su pazienti adulti. La tecnologia èindicata per diverse applicazioni terapeutiche, tra cui la rianimazione cardiopolmonare extracorporea (E-CPR) in caso di arresto cardiaco, l’ossigenazione extracorporea a membrana (ECMO), il supporto circolatorio meccanico (MCS) e nelle polmoniti gravi in cui il paziente non trova giovamento attraverso l’uso del ventilatore polmonare.
Dotato di una pompa centrifuga a levitazione magnetica e di un dispositivo in grado di ossigenare artificialmente il sangue, Colibrì, grazie alla sua ergonomia, è ideale in tutti gli scenari in cui la trasportabilità intra ed extra-ospedaliera sono determinanti, comprese le operazioni di soccorso più estreme come nel caso di un trasporto per via aerea, scenario assai frequente nella regione Caraibica.