(Sesto Potere) – Modena – 13 luglio – Unimore e Fondazione di Modena ancora insieme per la ricerca scientifica: è stato pubblicato, il Bando FAR (Fondo di Ateneo per la Ricerca) 2024 per il finanziamento di progetti di ricerca presentati e promossi da ricercatori e ricercatrici dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia.
I budget delle tre linee verranno suddivisi tra i tre macrosettori ERC (European Research Council): Scienze della vita – LS, Scienze fisiche, chimiche e ingegneristiche – PE, Scienze sociali e umanistiche – SH.
Nello specifico la Linea Unimore, finanziata con 660mila euro, prevede 240mila per il macrosettore PE, 240mila per il macrosettore LS e 180mila per il macrosettore SH; la Linea Unimore-Reggio è finanziata con 200mila euro, dei quali 80mila per il macrosettore PE e 120mila per il macrosettore SH e la Linea Fomo, come la Unimore, è finanziata con 660mila euro, dei quali 240mila per il settore PE, 240mila per LS e 180mila per SH.
I finanziamenti per progetto possono arrivare fino a 80mila euro per i settori PE e LS e 60mila euro per il settore ERC SH.
Il Bando sostiene inoltre i giovani talenti: almeno un progetto per ciascuna linea di finanziamento sarà infatti assegnato a un Principal Investigator (PI) di età inferiore ai 40 anni alla data di pubblicazione del bando.
Il programma si prefigge di finanziare progetti innovativi e interdisciplinari che richiedano la collaborazione di più professori e ricercatori, in linea con le caratteristiche dei progetti sostenuti dal Programma Quadro Horizon Europe e in particolare dalle Missions Horizon Europe.
Ogni progetto finanziato dovrà affrontare una specifica tematica di indagine con un approccio interdisciplinare e prevedere l’attivazione di almeno un contratto da assegnista di ricerca. È previsto inoltre che almeno una pubblicazione risultante dalla ricerca sia disponibile in open access entro i termini di presentazione dei risultati dei progetti finanziati.
I Principal Investigator dovranno presentare un dettagliato progetto di ricerca, entro e non oltre le ore 17.00 del 19 luglio, redatto in inglese, utilizzando esclusivamente la modulistica predisposta dall’Ateneo.
Indipendentemente dalla Linea selezionata, i progetti saranno sottoposti a valutazione da parte di revisori anonimi e saranno ritenuti finanziabili quelli con punteggio maggiore o uguale a 17/20. I progetti della Linea Fomo, finanziabili sulla base della revisione anonima, saranno sottoposti a una seconda valutazione da parte di una commissione paritetica Unimore-Fomo, coordinata dalla Fondazione.
“Attraverso questo finanziamento – afferma Carlo Adolfo Porro, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia – intendiamo sostenere progetti innovativi che possano contribuire significativamente al progresso e al benessere della società in alcuni ambiti strategici della conoscenza scientifica e, in quest’ottica, la presenza di due diverse linee di finanziamento e macrosettori ERC permette di supportare una vasta gamma di discipline e tematiche di ricerca. Inoltre, il nostro impegno verso i giovani ricercatori e ricercatrici è un aspetto fondamentale di questa iniziativa. Crediamo fermamente nel potenziale delle nuove generazioni e vogliamo offrire loro le risorse necessarie per sviluppare le loro idee e avanzare nella loro carriera. Confidiamo – conclude il Rettore – che questa iniziativa possa consolidare la collaborazione tra professori e ricercatori, al fine di favorire l’interdisciplinarità e l’integrazione di diverse competenze. Siamo convinti che i progetti finanziati avranno un impatto significativo sul territorio.”
“I problemi odierni sono complessi – aggiunge Matteo Tiezzi, Presidente della Fondazione di Modena – e il raggiungimento di risultati concreti è spesso favorito dall’integrazione degli approcci: promuovere la ricerca interdisciplinare significa aumentare le possibilità di trovare soluzioni innovative e intercettare l’eccellenza scientifica, come ci impegniamo a fare da anni insieme a Unimore. Sostenere la diffusione della conoscenza, favorire la collaborazione tra ricercatori, dare opportunità ai giovani talenti e portare risultati sul nostro territorio significa spendersi per quella ricerca scientifica di qualità che consegna maggiori opportunità alle persone e i territori”.