(Sesto Potere) – Bologna – 11 luglio 2024 – Confermato anche per l’anno scolastico 2024/2025 l’impegno finanziario della Regione Emilia-Romagna per sostenere i Comuni nel garantire il servizio di trasporto scolastico.
Via libera dalla Giunta all’assegnazione e al riparto di 2 milioni e 250mila euro di risorse regionali, che saranno trasferite alle Province e alla Città Metropolitana di Bologna: a loro, sulla base dei criteri stabiliti nelle programmazioni territoriali, spetterà la distribuzione dei fondi ai Comuni, a cui compete organizzare e garantire il servizio del trasporto scolastico.
Come previsto dagli Indirizzi triennali sul diritto allo studio, la suddivisione delle risorse è determinata sulla base di due criteri: il numero degli alunni trasportati e il relativo costo del servizio, prevedendo come criterio di priorità la copertura delle spese per il trasporto scolastico degli studenti diversamente abili.
Oltre 43.500, esattamente 43.538, gli studenti e le studentesse che -secondo gli ultimi dati disponibili forniti dagli Enti locali – nell’anno 2022/2023 hanno usufruito del servizio attivato daiComuni; di questi 1.669 erano alunni con disabilità; entrambi numeri in crescita rispetto all’anno scolastico 2021/2022, che aveva visto 41.883 alunni trasportati, di cui 1.381 con disabilità.
“Confermiamo il sostegno economico della Regione ai Comuni per garantire un servizio fondamentale come il trasporto scolastico, che facilita anche l’accesso e la frequenza alle attività formative e didattiche- sottolinea l’assessora alla Scuola, Paola Salomoni-. É un provvedimento che da sempre favorisce l’inclusione e garantisce il diritto allo studio, a partire dalle studentesse e dagli studenti con disabilità e da quelli che vivono in zone meno servite dai mezzi pubblici, come le aree montane e interne”.
In particolare, nell’anno scolastico 2022/2023 a livello provinciale ad usufruire del servizio sono stati: a Piacenza 2.803 alunni; a Parma 7.215; a Reggio Emilia 4.635; a Modena 8249; a Bologna 7.488; a Ferrara 3.128; a Forlì-Cesena 4.075; a Ravenna 2.506 e, infine, in provincia di Rimini 3.439.
Come è organizzato il servizio
Il servizio, sulla base delle diverse programmazioni territoriali, è rivolto agli studenti delle scuole d’infanzia, primarie (elementari) e secondarie di primo e secondo grado (medie e superiori) residenti in zone extraurbane o non servite dai mezzi pubblici di linea, al fine di permettere loro il raggiungimento delle scuole. Gli alunni sono prelevati o davanti all’abitazione o in punti prestabiliti, tenuto conto delle oggettive esigenze del servizio e di quelle della globalità degli utenti. Al ritorno lo studente viene riportato alla fermata, dove deve essere ritirato dai genitori o da persona da loro incaricata con delega scritta.
Chiunque intenda usufruire del trasporto scolastico comunale dovrà presentare domanda all’apposito ufficio del Comune di residenza. Gli utenti concorrono al costo del servizio sulla base delle proprie condizioni economiche e comunque secondo i regolamenti approvati dagli stessi Comuni.
La suddivisione delle risorse, per provincia
Le risorse complessive di 2.250.000 euro sono state così suddivise: provincia di Piacenza 143.013 euro, provincia di Parma 253.833 euro, provincia di Reggio Emilia 245.021 euro, provincia di Modena 414.582 euro, Città metropolitana di Bologna 538.241 euro, provincia di Ferrara 145.089 euro, provincia di Forlì-Cesena 157.978 euro, provincia di Ravenna 168.697 e provincia di Rimini 183.542 euro.