venerdì, Luglio 5, 2024
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Ravenna, sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del porto, solidarietà del sindaco De Pascale

(Sesto Potere) – Ravenna – 5 luglio 2024 – I lavoratori e le lavoratrici del porto di Ravenna scioperano per le intere giornate e turni di lavoro dal 4 al 5 luglio per il mancato rinnovo del loro contratto nazionale scaduto dal 31 dicembre scorso.

Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Uil di Ravenna, viste le proclamazioni di sciopero delle organizzazioni sindacali nazionali, comunicano le modalità di effettuazione della mobilitazione per il porto di Ravenna: 2 giornate di sciopero con astensione completa dal lavoro il 4 e 5 luglio.

Lo sciopero, nel territorio ravennate, avrà la seguente articolazione: astensione completa dal lavoro per tutte le 24 ore per i giorni 4 e 5 luglio per i dipendenti delle imprese ex artt. 16, 17, 18 L. 84/1994, delle Autorità di sistema Portuale, delle ex società di interesse generale che applicano il Ccnl dei lavoratori dei porti e dei lavoratori somministrati nelle aziende coinvolte. Si precisa che lo sciopero, non riguarderà le prestazioni che possano in qualche modo coinvolgere i diritti delle persone costituzionalmente tutelate, quelli alla vita, alla salute, alla libertà, alla sicurezza, alla libertà di circolazione.

Nelle stesse giornate dello sciopero sarà organizzato un presidio con volantinaggio e corteo, con tutti i lavoratori del porto.

E intanto si regsitra la solidarietà di Michele de Pascale che manifesta “pieno sostegno” ai lavoratori e alle lavoratrici del porto di Ravenna in sciopero per un contratto nazionale equo, sicuro e dignitoso.

“A sei mesi dalla scadenza del contratto nazionale, la mancanza di rinnovo rappresenta una grave mancanza verso chi, ogni giorno, garantisce il funzionamento e lo sviluppo del nostro porto, un tassello fondamentale della nostra comunità. Bisogna garantire salari giusti, condizioni di lavoro migliori, standard di sicurezza elevati, difendere l’unità contrattuale, la legge 84/94 che regolamenta i porti e riconoscere la gravosità del loro lavoro, per la sicurezza di tutti i lavoratori e lavoratrici del porto”: dichiara Michele de Pascale.