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Estate 2024, il 92% degli italiani non rinuncia alle vacanze, a costo di farne di più brevi

(Sesto Potere) – Roma – 3 giugno 2024 – Il 92% degli italiani ha già programmato le vacanze (62%), o pensa comunque di farle (30%), ma per meno tempo rispetto alla scorsa estate. Secondo il focus dedicato al turismo dell’Osservatorio Findomestic (Gruppo Bnp Paribas) * il 41% degli intervistati partirà per una settimana (era il 51% nel 2023), mentre il 27% solo per qualche weekend (9 punti percentuali in più rispetto all’ultima estate).
Rimane stabile al 30% la percentuale di chi andrà in vacanza per due settimane e anche oltre. Solo l’8% degli italiani (era il 12% nel 2023) non farà, invece, alcun giorno di vacanza, soprattutto (per 1 famiglia su 2) a causa di una diminuzione del proprio reddito.

IL COMMENTO
“Gli italiani – commenta Claudio Bardazzi, Responsabile Osservatorio Findomestic – non vogliono rinunciare a godersi qualche giorno di riposo nonostante il momento incerto dal punto di vista economico: partiranno soprattutto per l’Italia (80%) e per il mare che resta la meta prediletta (72%), seguita dalle città d’arte (24%) e dalla montagna (18%). Si andrà in compagnia della propria famiglia (82%) più che tra amici (15%), si cercherà più benessere e relax (61%) che cultura o divertimento (24%).”.

SPESA MEDIA DI 1.785 EURO (+15%) E 1.923 EURO (+4%) PER FAMIGLIE DI 4 O PIU’ PERSONE
Gli italiani che pensano di partire per le ferie prevedono una spesa media intorno ai 1.785€, in aumento del 15% rispetto ai 1.560 € del 2023. Le famiglie con 4 o più persone riescono a contenere maggiormente l’aumento dei costi: prevedono un budget medio di 1.923 €, 73 in più (+4%) rispetto ai 1.850 € dello scorso anno. Nel complesso, quasi 7 famiglie su 10 (68%) pensano di spendere fino a 2.000 euro, il 15% tra 2.000 e 3.000 e soltanto il 7% oltre i 3.000 euro.

IL COMMENTO
“Il 68% dei vacanzieri di questa estate – continua Bardazzi – nota un aumento dei prezzisuperiore a quello che si osserva in altri settori e i rincari più evidenti sono percepiti nei ristoranti e bar (65%), alberghi (58%), trasporti aerei e spiagge (41%)”. “Per contrastare la crescita dei prezzi e il calo del potere d’acquisto chi parte si propone di fare ferie “intelligenti”: il 72% cercherà di spendere il meno possibile, il 69% eviterà le mete più ambite e il 65% ha prenotato con largo anticipo per risparmiare, evitando nel 59% dei casi i periodi più centrali”.

QUEST’ESTATE PIU’ IN ALBERGO CHE IN AFFITTO, MEGLIO IN POSTI CONOSCIUTI
L’albergo è la struttura prescelta dal 34% degli intervistati (3 punti percentuali in più rispetto al 2023), ma anche le case in affitto e i residence risultano una soluzione molto gradita (30%, in linea con l’anno scorso). Al terzo posto troviamo i bed&breakfast con il 22% delle preferenze.

IL COMMENTO
“La necessità di cercare relax e benessere – ha aggiunto Bardazzi – emerge anche dalla scelta della destinazione: oltre 3 persone 10
per evitare complicazioni o brutte sorprese andranno in posti dove sono già stati o vanno di solito e il 25% sceglie nuove destinazioni solo affidandosi ai consigli degli amici”.

INFO
(*) L’indagine è stata realizzata in collaborazione con Eumetra e Research Dogma con interviste effettuate nei giorni 28/29 maggio 2024.
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