(Sesto Potere) – Forlì – 2 luglio 2024 – “Da Massimiliano Pompignoli non mi sarei aspettata una scelta così contraria ai valori del percorso politico che ci ha accomunato. Sono basita. Uscire dalla Lega in modo così intempestivo, subito dopo le elezioni, con i nostri elettori che lo hanno votato per sostenere gli ideali per cui ci siamo sempre battuti. E poi in un momento così importante per la Lega al Governo, con l’autonomia differenziata, per cui tanto si è lavorato, ormai diventata legge e le importanti riforme che sta portando avanti Matteo Salvini al Mit. Non riesco a spiegarmelo”.
È un fiume in piena Andrea Cintorino, forte delle sue 458 preferenze e nuovo assessore con deleghe di “grande interesse e opportunità”, che tiene a sottolineare il suo pensiero dopo le ultime vicissitudini in casa Lega.
“Sono pronta a questa nuova sfida avendo alle spalle un importante bagaglio di esperienza e di relazioni coltivate nell’ambito forlivese che mi aiuteranno a entrare nel merito delle questioni fin da subito. Mi spiace invece per l’amico e collega Daniele Mezzacapo che non ha trovato posto in Giunta, pur avendo ottenuto 459 preferenze numero ben più alto di altri candidati e segno indiscutibile di un vasto consenso. E certamente appare incomprensibile anche l’atteggiamento di certi alleati di maggioranza che frappongono ostacoli inesistenti anche alla sua elezione a presidente del Consiglio comunale, ruolo per altro caldeggiato anche dal sindaco Gian Luca Zattini che in Mezzacapo ha avuto un validissimo e, soprattutto, leale supporto durante i cinque anni della scorsa legislatura. Ed è qui che sta in nocciolo della questione…”.
Quale? “La fiducia, il rispetto e la lealtà – elenca Andrea Cintorino – , qualità da cui non si dovrebbe mai derogare nei rapporti personali e, a maggior ragione, nella vita politica. Questo in teoria perché nella pratica basta un nulla perché l’amico diventi ostile e viceversa, magari per motivi non sempre nobili. Quello che posso garantire è che la Lega, i veri leghisti non tradiscono né gli alleati, né l’elettorato. Ma, allo stesso modo, non tollerano sotterfugi e slealtà. La nostra stella polare è la coerenza e quella potremo garantirla sempre”.