(Sesto Potere) – Bologna – 29 giugno 2024 – Per far fronte all’emergenza alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna nel maggio 2023, la Città metropolitana di Bologna ha avviato, tramite il Fondo di comunità metropolitano, una raccolta fondi straordinaria a favore delle vittime dell’alluvione, con l’apertura di un apposito conto corrente dedicato.
Tanti i cittadini, le imprese e le varie realtà, regionali e non, che hanno scelto di donare: sono state 330 le donazioni per un totale di 194.585,86 euro raccolti sul conto corrente dedicato aperto dal Fondo di comunità “Dare per fare” dal 22 maggio 2023 a fine febbraio 2024.
Queste risorse sono state trasferite agli enti locali già a partire dal mese di agosto e hanno contribuito a dare supporto concreto alle persone colpite da frane e allagamenti sul territorio metropolitano bolognese e a fornire una risposta emergenziale ai bisogni di quei nuclei familiari con maggiori fragilità socio-economiche che non erano in grado di sostenere in autonomia le prime necessarie spese per ripartire.
Nello specifico, sul territorio metropolitano sono stati erogati in totale 391 contributi: 108.935,14 euro sono stati destinati a sostenere spese di alloggio per i nuclei evacuati dalla propria abitazione, spese importanti e urgenti per far fronte ai danni causati alle abitazioni danneggiate dall’alluvione, per un totale di 323 contributi, a integrazione delle ordinanze del Presidente della Regione Emilia-Romagna e della Protezione civile. I restanti 63.199,85 euro sono invece le risorse erogate a 68 soggetti tramite il Servizio Sociale Territoriale per le situazioni di più grave fragilità.
“Fin dalla sua partenza nel 2020, – sottolinea Sara Accorsi, (nella foto) consigliera comunale di San Giovanni in Persiceto e consigliera metropolitana con deleghe al Welfare, lotta alla povertà e politiche per la casa – il Fondo di comunità ha saputo rispondere in maniera tempestiva ai bisogni delle persone e della comunità metropolitana. Le risorse del Fondo, infatti, sono redistribuite in modo perequativo su tutto il territorio metropolitano grazie al buon funzionamento del coordinamento tecnico-politico che di fronte a un’emergenza riesce in tempi brevi a raccogliere esigenze, diversificare le possibili soluzioni, distribuire le risorse per dare corpo a quelle soluzioni. Così è stato anche per l’alluvione. In una settimana si è attivata una linea specifica per le donazioni, in un mese sono state raccolte le esigenze dei territori e a meno di due mesi dall’alluvione, i territori colpiti sapevano già quali risorse erano loro destinate. Questa capacità e rapidità di aiutare chi ha bisogno sono per la Città metropolitana il più strategico patto di fiducia verso chi dona al Fondo”.