(Sesto Potere) – ferrara – 22 giugno 2023 – Cia-Agricoltori Italiani Ferrara ha accolto con soddisfazione l’inserimento nel pacchetto di emendamenti del “Decreto Legge Agricoltura” della proroga in materia di assicurazioni dei mezzi agricoli “non circolanti”. Se l’emendamento venisse confermato in fase di conversione in Legge, verrebbe spostato dal 30 giugno al 31 dicembre 2024 l’obbligo di assicurare per la responsabilità civile verso terzi tutti i mezzi agricoli, anche quelli non circolanti su strada o su aree a queste equiparate.
Si tratta di un primo passo, davvero importante, che l’associazione auspica venga confermato durante l’iter legislativo, come spiega il presidente di Cia Ferrara, Stefano Calderoni.
“Non è ancora il momento di cantar vittoria, ma l’inserimento nel pacchetto degli emendamenti della nostra istanza che punta alla massima tutela delle aziende agricole è sicuramente un segnale molto positivo. Se la proroga venisse confermata sarebbero sei mesi in più che ci consentirebbero di negoziare a tutti i livelli per chiedere al Governo di tornare sui propri passi. Naturalmente le assicurazioni per la responsabilità civile verso i terzi sono strumenti di legge essenziali per tutti i mezzi circolanti su strada, ma riteniamo siano davvero superflue per macchine e trattori fermi nei capannoni o nelle rimesse e non utilizzati. Visto l’aumento generalizzato dei costi di produzione -continua il presidente di Cia Ferrara- per le aziende, compresi quelli energetici che non sono comunque tornati ai livelli precedenti al 2022, riteniamo che questo obbligo sia solo un ulteriore balzello che non contribuirà certamente a tutelare la sicurezza dei mezzi e delle persone, visto che una macchina agricola ferma non può creare danni”.
A parere di Cia Ferrara: “serve la massima cautela perché siamo ancora in una fase di negoziazione, ma auspichiamo che questo e altri emendamenti -già depositati da Cia nazionale e ammessi- vengano valutati dalla IX Commissione permanente del Senato già la prossima settimana per dare un po’ di certezze alle aziende agricole che sono nel pieno delle campagne di raccolta delle principali colture cerealicole e frutticole”.
“Sicuramente -conclude Calderoni- non arretreremo di un passo perché il “Decreto Agricoltura” deve andare nella direzione giusta, quella del massimo sostegno al lavoro e ai redditi delle aziende agricole e alla valorizzazione della nostra agricoltura”.