(Sesto Potere) – Cesena – 6 giugno – “A Cesena manca un Museo della Città che accorpi i piccoli musei, alcuni non più attivi: il materiale da esporre non manca. Non è la Lega a criticare nuovamente la Giunta Lattuca per non aver proceduto su questo progetto, ma l’autorevole patron dell’Università per anziani Daniele Vaienti che, dall’alto di una sua riconosciuta autorevolezza in tema di studio e cultura, affronta un tema tabù per l’amministrazione. L’abbiamo detto e ripetuto: a Cesena manca un disegno complessivo per la cultura, manca un contenitore di ampio respiro che possa ospitare contemporaneamente esposizioni permanenti dall’epoca romana in poi, mostre temporanee, laboratori didattici e di studio”: lo afferma in una nota Antonella Celletti, capogruppo uscente della Lega in Consiglio comunale e candidata della Lega alle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno.
“La location che, a nostro avviso e di tanti altri compreso Vaienti, avrebbe potuto diventare il cuore delle esposizioni cittadine è già di proprietà comunale, il complesso di Sant’Agostino, e il suo restauro, da quando se ne parla, sarebbe certamente costato meno che la realizzazione e la gestione dei piccoli progetti pensati dalle ultime amministrazioni a guida Pd, per esempio il nuovo museo archeologica, sottodimensionato anche per Vaienti, o la pinacoteca di palazzo Oir. Progetti che non solo non guardano al futuro, come sostiene l’amministrazione uscente, ma non rispondono neppure all’esigenza di rilanciare il turismo culturale a Cesena. Addirittura il sindaco Enzo Lattuca, in una delle sue uscite, avrebbe affermato che non c’è un cesenate che chieda di realizzare il Museo della Città. Nei fatti, Cesena non ha neppure un progetto di promozione delle politiche turistiche avendo demandato tutto all’Unione dei Comuni Valle Savio, fuori dal controllo e dalle verifiche del Consiglio comunale”: continua Antonella Celletti.
“Ben diversa la situazione di Forlì, la cui Giunta di centrodestra si è assunta il compito di riprendere in mano le politiche turistiche cittadine e dell’entroterra. Come si dice: lontano dagli occhi, lontano dal cuore, Cesena, purtroppo, nonostante la Biblioteca Malatestiana antica, Memoire du monde, rimane la ‘cenerentola’ del turismo romagnolo”: conclude Antonella Celletti.