(Sesto Potere) – Bologna – 6 giugno 2024 – L’Università di Bologna e il Cineca hanno annunciato la collaborazione con NVIDIA per lo sviluppo di un gemello digitale della Torre Garisenda, una struttura del XII secolo e uno dei punti di riferimento più importanti di Bologna, in Italia.
Il Gemello Digitale è un importante strumento tecnologico che, analizzando le dinamiche strutturali e i punti deboli della Torre, fornisce un ambiente per testare possibili misure di mitigazione del rischio e miglioramenti della sicurezza. Il gemello digitale della Torre Garisenda sarà sviluppato con l’aiuto di tecniche avanzate di modellazione e simulazione digitale, nonché l’integrazione dei dati per monitorare la Torre.
L’Università di Bologna, il Cineca e NVIDIA hanno l’obiettivo di sviluppare uno specifico modello di gemello digitale della Torre Garisenda per comprendere ulteriormente l’attuale comportamento della struttura e sviluppare scenari predittivi. L’iniziativa unisce le competenze specifiche e le capacità di calcolo di Cineca, le competenze scientifiche e tecniche dell’Università di Bologna e gli specialisti e il software proprietario NVIDIA.
Il Comune di Bologna, il Cineca e l’Università raccoglieranno i dati attraverso sensori e altri sistemi e utilizzeranno l’intelligenza artificiale e le tecniche di simulazione per creare una piattaforma di monitoraggio digitale della Torre. Il gemello digitale sarà creato utilizzando NVIDIA Omniverse, una piattaforma per lo sviluppo di ambienti 3D fotorealistici che combina simulazioni in tempo reale e intelligenza artificiale.
Il gemello digitale utilizzerà formati di file aperti e interoperabili per consentire la massima trasparenza e accessibilità e sarà messo a disposizione del pubblico.
Il gruppo di lavoro sarà composto da rappresentanti di tutti i partner esperti in ingegneria edile, conservazione degli edifici storici, simulazione numerica e visualizzazione scientifica.
L’accordo si inserisce nel più ampio percorso di sviluppo del gemello digitale della città, che si configura non solo come un progetto tecnologico, ma soprattutto come una strategia integrata volta ad abilitare il ruolo della città di Bologna come piattaforma, connettendo i diversi attori del mondo della ricerca, del settore pubblico e privato, della società civile, per aumentare l’efficacia delle decisioni e dei grandi interventi come il restauro della Torre Garisenda.
Il Comune di Bologna monitora il comportamento strutturale della Torre degli Asinelli e della Garisenda fin dai primi anni ’70, attraverso indagini strumentali, la cui interpretazione è stata affidata nel tempo al Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali dell’Università di Bologna (DICAM) e dal 2018 – a seguito del peggioramento del quadro tensionale complessivo che ha portato ad un’intensificazione di tempi e modi – ad un comitato tecnico-scientifico che, variamente integrato nel tempo, è stato un punto di riferimento per l’amministrazione e per il progettista, per implementare la raccolta dati e per la progettazione degli interventi di consolidamento. Terminato il lavoro del comitato tecnico-scientifico, è stato nominato un team di esperti guidato dall’Ing. Raffaela Bruni, che sta seguendo la messa in sicurezza della Garisenda e il progetto di restauro.