(Sesto Potere) – Forlì – 5 giugno 2024 – Domani giovedì 6 giugno 2024, alle ore 16.30, si inaugura la mostra “Angelo Fabbri. Anima fragile, In ricordo di mio padre”, nel Palazzo della Provincia in Piazza Morgagni 9 a Forlì.
L’esposizione – promossa dal Centro Culturale L’Ortica e Francesca Fabbri, figlia del pittore, con il sostegno di Gabriele Zelli e i patrocini della Provincia di Forlì-Cesena e del Comune di Forlì – ricorda il pittore Angelo Fabbri nel ventesimo anniversario della sua prematura morte avvenuta l’8 giugno 2004.
Saranno visibili le opere della collezione di Francesca e il dipinto “Pittore, gli oggetti, le uova” che fa parte della ricca raccolta d’arte dell’Amministrazione provinciale.
Nel catalogo della mostra, ottimamente stampato dalla Tipolitografia Valbonesi, sono pubblicate le immagini delle opere esposte, accompagnate dalle presentazioni di Enzo Lattuca e di Giorgio Casadei Turroni, e dai testi di Francesca Fabbri, Neo Bertaccini, Franco Bertoni, Milena Bonucci Amadori, Alberto Mingotti, Rosanna Ricci, Claudio Spadoni, Gabriele Zelli. La pubblicazione sarà a disposizione dei visitatori.
L’esposizione rimarrà aperta dal 6 al 20 giugno 2024, nei seguenti orari: lunedì 10 – 13; martedì 10 – 13 / 14 – 16; mercoledì 10 – 13; giovedì 10 – 13 / 14 – 16; venerdì 10 – 13. Ingresso libero.
Angelo Fabbri è stato un pittore che aveva fatto della ricerca figurativa la sua linea poetica, coniugando erudizione ed ispirazione artistica. Dipingeva ritratti, nature morte, interni, declinati nel segno di un realismo asciutto, combinando con colori che riempiono lo spazio per meglio osservare e cogliere articolari, per dare ordine a tumulti interiori. Da profondo conoscitore, spaziava dal passato al presente dell’arte, alla poesia in italiano e in dialetto e, ad alcune persone fortunate, leggeva i suoi componimenti. Angelo era un amabile conversatore con il quale era veramente piacevole trascorrere del tempo.
Negli anni Novanta aveva imboccato un personale percorso pittorico legato alla tradizione artistica di Novecento, della Nuova Oggettività, del Realismo Magico, maturato lentamente e preceduto da una paziente, costante e pervicace ricerca tecnica che, fin dai suoi esordi, è palese nelle sue opere. Fra la fine degli anni Ottanta e i primi Novanta è assunto di ruolo come insegnante di sostegno, dopo essersi appositamente formato.
Le prime collettive risalgono alla fine degli anni Settanta e ai primi anni Ottanta: nel 1980 la partecipazione al Premio Campigna di Santa Sofia dove presentò tre dipinti, uno dei quali acquisito dal Comune di Forlì, e nel 1981 a Rimini “Lo sguardo instabile” a cura di Claudio Spadoni,
Seguirono poi le partecipazioni a importanti appuntamenti artistici e a prestigiose rassegne pittoriche esponendo, fra l’altro, alla XIII Quadriennale di Roma (1998) e, in questa occasione, la sua opera “Bambina con le uova” ha ottenuto il Premio Acquisto da parte della Camera dei Deputati. Sempre a Roma, ha partecipato alla mostra “La pittura ritrovata” al Museo del Risorgimento (1999) e a Lecce alla Terza triennale d’arte sacra contemporanea (2004).
Angelo Fabbri si era diplomato all’Accademia di Belle Arti di Ravenna dopo aver frequentato il liceo artistico della stessa città e aveva ricevuto gli insegnamenti del pittore e incisore forlivese Francesco Olivucci. Angelo raccontava che da piccolo andava nella chiesa di Schiavonia, il quartiere dove abitava, a guardare i quadri, perché fin da allora sapeva di voler fare il pittore. Era nato a Forlì il 1° giugno 1957.