(Sesto Potere) – Forlì – 4 giugno 2024 – “Ci ha stupito aver letto, i giorni scorsi, alcune dichiarazioni attraverso le quali il candidato sindaco Graziano Rinaldini si è schierato contro la realizzazione di un nuovo invaso da affiancare a Ridracoli. Stupisce perché va contro quanto prevede la programmazione romagnola, sconfessa il lavoro di Romagna Acque e di tutti i sindaci romagnoli. Soprattutto quelli del suo stesso partito. Un anno fa, il 5 maggio del 2023, i sindaci di Ravenna, Rimini, Cesena e Forlì, alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, proprio a Forlì hanno presentato la conclusione dei lavori di Romagna Next, il laboratorio di programmazione comune del territorio romagnolo. In quella sede, tra tanti obiettivi e progetti, si è presentata un linea guida condivisa e chiara identificando la necessità di realizzare “un nuovo invaso di montagna romagnolo, da 25 milioni di metri cubi”, una capacità più piccola rispetto i 33 milioni di Ridracoli che verrebbe, però, a sua volta potenziato con l’allungamento della galleria di gronda fino al Rabbi. E’ un obiettivo che condividiamo pienamente, che fa parte del programma della nostra lista e del sindaco Gian Luca Zattini (e non di quello dei suoi avversari), un impegno per le prossime generazioni a cui non possiamo sottrarci e a cui da anni lavora anche Romagna Acque”: lo scrive in una nota la Civica Forlì Cambia per Zattini Sindaco.
“Dovrebbe far riflettere gli elettori forlivesi, invece, che ci sia un candidato sindaco del centrosinistra che a parole si proclama l’erede dei grandi sindaci del passato che hanno realizzato Romagna Acque e Ridracoli, ma nei fatti non conosce neppure i capisaldi della programmazione territoriale romagnola e gli obiettivi condivisi tra tutti i Comuni e le Province della Romagna. Non solo, addirittura si schiera contro opere che sono necessarie per prevenire crisi di siccità (che abbiamo già vissuto in tempi recenti) e per limitare gli effetti dei cambiamenti climatici, che sono patrimonio comune di molti amministratori e della Regione, tutti dello stesso colore politico. Probabilmente lo fa perché ostaggio di una coalizione permeata dell’ideologia ambientalista e populista che dice no a tutto. Persino alla Diga di Ridracoli, platealmente osteggiata dai Verdi adombrando paure che si sono rivelate infondate, sconfessate dagli effetti benefici prodotti per l’ecosistema attorno a Ridracoli, dall’indotto turistico e dai benefici per i comuni limitrofi. E poi lo fa perché una parte del suo partito è contraria a realizzare queste opere, come ha rivelato l’autorevole dirigente del Pd Enzo Valbonesi (coordinatore della mozione Schlein a Forlì), in nome di qualche astruso calcolo politico. Che forse è lo stesso che, incredibilmente, lo ha portato a escludere la parola università dal suo programma. L’8-9 giugno si vota per Forlì e il suo futuro: alle Europee scegliete chi credete, ma per la nostra città scegliete chi ha dimostrato di saper collaborare con tutti e mettere davanti progetti e iniziative concrete, realizzabili e lontane delle ideologie del passato”: conclude la nota della Civica Forlì Cambia per Zattini Sindaco.