(Sesto Potere) – Roma, 30 maggio 2024 – “Avevamo già sollecitato provvedimenti con una precedente interrogazione rimasta senza risposta ma ora, dopo i nuovi eventi alluvionali dello scorso 25 maggio, torniamo a chiedere al ministro Sangiuliano se non ritenga irresponsabile la pervicacia con cui si collocano in interrati a fortissimo rischio di alluvione preziosi beni bibliotecari e archivistici. Cosa aspetta ad adottare urgentemente iniziative per impedire l’uso improprio di locali interrati o seminterrati dove collocare archivi, biblioteche o musei, a tutela del patrimonio storico e culturale del Paese?”.
A porre la domanda è Luana Zanella, (nella foto), capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, che ha presentato una nuova interrogazione al Ministro della Cultura Sangiuliano “a fronte dei danni per milioni di euro all’ingente patrimonio bibliotecario e archivistico derivanti dai gravi eventi alluvionali di maggio 2023 in Emilia Romagna”.
“Ricordo che l’alluvione di Forlì ha investito, tra l’altro, l’archivio storico della città e l’antica Biblioteca del Seminario vescovile, dove erano collocati centocinquantamila volumi, un terzo dei quali antichi e di grande valore storico. La Soprintendenza ABAP di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini avrebbe addirittura autorizzato, dopo gli eventi calamitosi del maggio 2023, la realizzazione dell’edificio di chiusura del secondo chiostro dell’ Ex Chiesa e Convento di San Domenico, costituenti il Complesso museale della città di Forlì, prevedendo la collocazione di un intero museo archeologico in locali che possono essere sommersi dalle acque, non considerando i rischi cui potrebbero essere esposti preziosi beni archeologici. Risulta che la stessa Soprintendenza avrebbe respinto, senza fornire alcuna motivazione, le richieste di annullamento in autotutela delle proprie autorizzazione riguardanti l’utilizzo dei locali interrati di palazzo Romagnoli e dell’ex Santarelli formulate dalla associazione Italia Nostra”: elenca Luana Zanella.
“Infine, il nuovo evento alluvionale dello scorso 25 maggio ha provocato un nuovo allagamento sommergendo interi quartieri dall’acqua che sarebbe penetrata anche al piano terra del Convento di San Domenico, mentre non si sa se l’acqua abbia raggiunto anche gli antichi sotterranei e ciò che in essi è depositato. Le conseguenze più gravi hanno riguardato i quartieri storici e il nuovo disastro ha lambito le zone ove sorgono l’ex Santarelli e il Palazzo Romagnoli, nei sotterranei del quale sono già stati trasferiti oltre 80 mila libri”: ha concluso Zanella.