(Sesto Potere) – Forlì – 29 maggio – “Il Ministro Lollobrigida, famoso per le sue continue gaffe, con l’articolo 6 del DL Agricoltura vuole impiegare le Forze Armate per l’abbattimento e cattura della fauna selvatica nel territorio italiano mediante. Come se non ci fossero emergenze sul territorio alle quali far fronte, sempre in carenza d’organico, e ci fosse una preparazione adeguata allo scopo. Tutto questo in piena campagna elettorale, in continuità al progetto di Legge della Lega Nord che vuole azzerare le norme per la protezione della fauna selvatica e il prelievo venatorio deregolamentando la legge 157 del ’92. Con una modifica dei contenuti degli articoli 19 e 19 ter della legge vogliono permettere il “controllo” della fauna selvatica anche in giorni e aree dove la caccia è normalmente vietata, comprese le aree protette e urbane. Per completare il disegno del Governo è stata rimossa dal testo la possibilità di utilizzo di metodi alternativi e più ecologici per i piani di controllo, precedentemente presenti, obbligando quindi implicitamente all’abbattimento o alla cattura degli esemplari” affermano in una nota congiunta Alessandro Ronchi e Cristina Mengozzi, di Alleanza Verdi e Sinistra Forlì.
“Sono così infastiditi dalle associazioni ambientaliste e animaliste che un consigliere leghista in Regione, dispiacendosi della diminuzione del numero di cacciatori, auspicava nel suo discorso a favore dell’estensione del calendario venatorio che nel prossimo mandato non venissero più eletti rappresentanti del mondo animalista. Un fastidio sottolineato anche dall’ulteriore modifica alla legge sulla caccia, che all’articolo 27 nella nuova versione riduce l’attività di vigilanza volontaria da parte delle associazioni di protezione ambientale nazionali presenti nel Comitato tecnico faunistico-venatorio nazionale. Al fine di evitare le proteste di ambientalisti ed animalisti, che potrebbero disturbare i cacciatori durante la loro attività, è stata individuata una intimidazione ad hoc che prevede, da parte delle forze armate, la possibilità di identificare i manifestanti e accompagnarli presso i più vicini uffici o comandi della Polizia di Stato o dei Carabinieri”: ricordano ancora Alessandro Ronchi e Cristina Mengozzi.
“È così che il Governo a ridosso delle elezioni attira il voto dei cacciatori togliendo vincoli, controlli e limitando le proteste: una modalità ormai già collaudata su tantissimi loro interventi, dall’ennesimo condono edilizio al tentativo di limitare anche i controlli sugli eccessi di velocità nelle strade a scapito della sicurezza”: concludono i due esponenti di Alleanza Verdi e Sinistra Forlì.