(Sesto Potere) – Ravenna – 25 maggio 2024 – Arrivata oggi a Ravenna la nave Ong Sea Eye battente bandiera Tedesca con a bordo 52 migranti di cui 6 minori e tra questi 4 non accompagnati. Uno sbarco effettuato a Fabbrica Vecchia di Marina di Ravenna, essendo indisponibile quella del Terminal di Porto Corsini per la presenza di una nave da crociera.
La situazione clinica delle persone è stabile, non sono segnalati casi urgenti, solo due migranti necessitano di ulteriori accertamenti per trauma ma stabili e per questo saranno accompagnati in Ospedale per gli esami del caso. Non risultano casi di scabbia segnalati.
I Pakistani a bordo sono due e i Palestinesi tre. Più nel dettaglio: si tratta di 46 Uomini adulti e 6 minori (di 16 e 17 anni) di cui 4 non accompagnati. Le nazionalità sono Siria (26), Bangladesh (19), Palestina (3), Pakistan (2), Marocco (1), Egitto (1).
Con pullman della Croce Rossa Italiana le 52 persone saranno poi trasferite al Pala De Andrè dove si svolgeranno le visite sanitarie speditive e tutti gli adempimenti di polizia (identificazione e fotosegnalamento) e dei servizi sociali del Comune di Ravenna.
I migranti saranno poi ripartiti tra le varie province della Regione Emilia Romagna secondo il seguente piano: Bologna 12 (fra cui i 4 minori non accompagnati), Ferrara 3, Forlì Cesena 7, Modena 8, Parma 4, Piacenza 3, Reggio Emilia 6, Rimini 4, mentre 5 rimarranno a Ravenna nei CAS della Provincia.
Le 52 persone raggiungeranno i luoghi di destinazione con mezzi dei gestori dei vari centri di accoglienza di Ferrara, Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna che verranno a prelevarli direttamente al Pala De André, mentre saranno accompagnati dalla Croce Rossa a Bologna quelli destinati al capoluogo emiliano, Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia (in totale 33).
Si tratta dell’undicesimo arrivo di migranti per il Porto di Ravenna e complessivamente saranno sbarcate, a partire dal primo avvenuto il 31 dicembre 2022, 1191 persone.
“Oggi a Ravenna, sempre per decisione del Governo Meloni, c’è stato l’undicesimo sbarco, di migranti salvati in mare, nella storia della nostra città. Grazie all’umanità, all’organizzazione e alla professionalità del personale socio-sanitario, di mediazione culturale, delle forze dell’ordine e di polizia e dei servizi tecnico nautici e a tutti i volontari e volontarie. L’anello di Ravenna è uno dei pochi che funziona in Italia, con il Governo che sceglie di prolungare il viaggio delle navi dalle zone SAR fino ai porti del nord, impedendo loro di salvare ulteriori vite nel Mediterraneo. Ma soprattuto non funziona il sistema dell’accoglienza nel nostro paese”: lo scrive in una nota il sindaco di Ravenna e presidente della Provincia Michele De Pascale.
“Queste persone, dopo aver ricevuto assistenza sanitaria e superato i controlli di polizia, entreranno in un limbo, aspettando di sapere se potranno ottenere un permesso di soggiorno per ragioni umanitarie. Se non lo riceveranno, diventeranno sostanzialmente clandestini. Mancano percorsi di insegnamento della lingua italiana e di inserimento nel mondo del lavoro strutturati. Il Governo fa solo propaganda, rifiutandosi di affrontare seriamente e umanamente il tema dei flussi migratori. Noi continueremo a batterci affinché i flussi migratori vengano gestiti con umanità e organizzazione”: conclude De Pascale.