(Sesto Potere) – Roma – 24 maggio 2024 – L’Eurispes ha presentato oggi (vedi foto) il tradizionale: “Rapporto Italia”, giunto quest’anno alla 35a edizione, un’indagine che ruota attorno a 6 capitoli, ciascuno dei quali offre una lettura dicotomica della realtà esaminata. Ogni capitolo è illustrato attraverso 6 saggi e 60 schede fenomenologiche. Vengono affrontati, quindi, attraverso una lettura duale della realtà, temi che l’Istituto ritiene rappresentativi della attualità politica, economica e sociale del nostro Paese.
Le dicotomie tematiche individuate per il Rapporto Italia 2023 dell’Eurispes sono: Stato/Mercato; Merito/Obbligo; Diritti/Doveri; Responsabilità/Irresponsabilità; Sicurezza/Insicurezza: e Otium/Negotium.
Stando ai dati rilevati dell’indagine dell’Eurispes per il 2023, il 53,8% dei cittadini indica che l’andamento della economica del Paese nel corso dell’ultimo anno è peggiorato. La pandemia ha portato pessimismo: fino al 2020 prevaleva infatti l’opinione secondo cui la situazione fosse sostanzialmente stabile. Poco ottimismo anche se si pensa al futuro economico dell’Italia nei prossimi 12 mesi, pure se molti sperano nella stabilità: secondo il 31,2% degli italiani la situazione resterà stabile, mentre per circa il 30% peggiorerà, solo per l’8,5% ci sarà un miglioramento e ben il 30,2% non sa o non risponde.
Ma nonostante la percezione di un peggioramento della situazione economica del Paese, il 42% dei cittadini afferma che la propria situazione economica personale/familiare negli ultimi 12 mesi è rimasta stabile.
La spesa che più spesso mette in difficoltà le famiglie è il pagamento del canone d’affitto (48,4%), seguita dalle bollette e utenze (37,9%; +3,5% rispetto al 2022) e dalla rata del mutuo (37,5%), mentre tre italiani su dieci hanno difficoltà a pagare le spese mediche (30,1%; +5,6%). Sul fronte del risparmio solo circa un italiano su quattro afferma di riuscire a risparmiare (24,6%) e il 38,9% delle famiglie è costretta ad utilizzare i risparmi per arrivare a fine mese.
Nelle difficoltà economiche la famiglia d’origine funziona ancora da ammortizzatore sociale (36,8%). Cresce il ricorso alla rateizzazione dei pagamenti per affrontare l’acquisto di nuovi beni (45,8%), il 16,3% ha scelto piattaforme on line che offrono servizi finanziari senza interessi (ad es. Klarna, Scalapay, ecc.). Il bisogno di risparmiare ha invece spinto il 29,5% degli italiani a pagare in nero alcuni servizi come ripetizioni, riparazioni, baby sitter, medici, pulizie, ecc., il 28,6% ha dovuto rinunciare alla baby sitter e il 28% al/alla badante.
Il 17,4% dei cittadini intervistati ha avuto bisogno di ricorrere a prestiti bancari o a finanziarie negli ultimi 3 anni soprattutto per l’acquisto della casa (37,4%) e dell’auto/moto (36,3%). Solo il 22,8% pensa di poter risparmiare nei prossimi 12 mesi.
La maggioranza degli italiani (75,1%), nel corso dell’ultimo anno, ha visto aumentare i prezzi in Italia. Gli aumenti più significativi si riscontrano per le bollette, i generi alimentari e la benzina (con oltre il 90% delle indicazioni). Nell’ultimo anno sono state ridotte le spese per i regali (69,6%); acquistati più prodotti in saldo (64,6%), vestiti in punti vendita più economici (61%), prodotti alimentari nei discount (56,2%); molti hanno cambiato marca di un prodotto alimentare se più conveniente (64%).
Il 60,5% degli italiani rinuncia più spesso ai pasti fuori casa, mentre il 58,6% ha ridotto le spese per viaggi e vacanze e il 57,2% quelle per il tempo libero. Inoltre il 77,8% ha limitato le uscite fuori casa; circa il 70% ha preferito film in streaming, in dvd o su piattaforma al posto del cinema, mentre il 66,5% frequenta meno eventi culturali quali concerti, mostre e spettacoli teatrali. Il 63,6% guarda le partite in Tv anziché andare allo stadio, e il 61% ha sostituito le uscite in pizzeria o al ristorante con le cene a casa con gli amici. Il 56,7% si porta il pranzo in ufficio o all’università da casa per ridurre le spese, mentre altri più spesso vanno a pranzo o a cena da genitori o parenti (45,5%).
Per far quadrare i conti nell’ultimo anno più spesso si è rinunciato all’acquisto di una nuova auto (43,4%). Per far fronte al caro bollette, il 65% degli interpellati utilizza lampadine a basso consumo energetico, il 62,9% utilizza meno il riscaldamento casalingo, il 55,1% mette in funzione la lavatrice nei fine settimana o di sera. Più della metà degli italiani evita di tenere in standby gli elettrodomestici (54,4%) e di consumare il meno possibile l’acqua calda (51,9%). Ordinare la cena o altri pasti a domicilio è ormai un’abitudine diffusa (55,5%; +10,9 rispetto al 2022).
Fonte notizia e foto da: eurispes.eu