(Sesto Potere) – Reggio Emilia – 22 maggio 2024 – Illustrare le iniziative di prevenzione e contrasto del disagio giovanile svolte durante quest’anno, riflettere su quelle che potranno essere predisposte nel prossimo e, attraverso il proficuo confronto con il mondo della scuola affrontare da vicino il fenomeno della devianza giovanile: questi gli intenti, ampiamente soddisfatti, dell’incontro tenutosi ieri pomeriggio in prefettura a Reggio Emilia.
Sono intervenuti tutti gli attori coinvolti nelle attività rivolte al mondo giovanile: dopo l’introduzione del dirigente dell’ufficio scolastico Paolo Bernardi, hanno preso la parola il questore Giuseppe Maggese, il comandante provinciale dei carabinieri Andrea Milani e il comandante provinciale della guardia di finanza Filippo Ivan Bixio.
Successivamente sono state passate in rassegna le attività socio-educative organizzate dal comune di Reggio Emilia e dall’UNIMORE, attraverso gli interventi, rispettivamente, del dirigente delle politiche giovanili Roberto Montagnani e del professore di psicologia sociale Loris Vezzali.
Infine è stato dato ampio spazio ai destinatari di tutte queste attività, partendo dalle osservazioni del presidente della consulta provinciale degli studenti Emanuele Terranova e passando per i contributi dei vari dirigenti scolastici, insegnanti e genitori che hanno voluto dare il proprio punto di vista.
Tra i presenti, infatti, accanto al procuratore Calogero Gaetano Paci, all’assessore Raffaella Curioni, al prorettore Giovanni Verzellesi, al comandante provinciale dei vigili del fuoco Antonio Annecchini, al comandante della polizia locale Stefano Poma e al comandante della polizia stradale Salvatore Blasco, ce n’era quasi un centinaio tra studenti, professori e genitori appositamente coinvolti dall’ufficio scolastico.
Le conclusioni sono state tratte dal prefetto Maria Rita Cocciufa, secondo cui quello odierno è stato « un momento di grande scambio e arricchimento, che ha messo a confronto le istituzioni con il mondo della scuola inteso in senso ampio. Infatti, affinché siano quanto più efficaci, è fondamentale che le tante attività coordinate dalla prefettura e messe in campo dall’ufficio scolastico, dall’UNIMORE e dal comune di Reggio Emilia, con il costante e prezioso contributo delle forze di polizia, siano sempre più tagliate su misura sulle esigenze dei giovani e del mondo della scuola complessivamente inteso. A tale proposito, occorre mettersi innanzitutto in ascolto: è stato proprio questo il principale obiettivo dell’incontro di oggi, durante il quale, accanto agli interventi istituzionali, abbiamo avuto l’occasione di comprendere la prospettiva dei destinatari delle attività illustrate ».
«Le iniziative di prevenzione e contrasto del disagio giovanile continueranno nel prossimo anno scolastico – ha detto infine il prefetto – in vista del quale si lavorerà anche per valorizzare ulteriormente lo sport quale motore di inclusione sociale e strumento privilegiato per l’integrazione dei soggetti a rischio di emarginazione sociale ».