(Sesto Potere) – Cesena – 21 maggio 2024 – Uno strumento per la promozione e la valorizzazione dei percorsi legati agli edifici e ai siti realizzati dal fascismo in Emilia-Romagna.
L’Amministrazione comunale di Cesena, insieme ai Comuni di Cervia e Tresignana (provincia di Ferrara), con l’apporto fondamentale di Atrium e la collaborazione del Dipartimento di Architettura dell’Alma Mater Studiorum di Bologna – sede di Cesena e dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea, ha elaborato e realizzato una web app per far scoprire e conoscere attraverso un percorso le architetture cesenati che appartengono al periodo della dittatura fascista.
Attraverso un’indagine approfondita sono stati identificati dieci punti di interesse e per ciascuno di essi sono stati raccolti dati ed elaborato un racconto arricchito da fotografie e documenti storici.
Gli elementi di testo sono stati arricchiti anche da contenuti audio e, in particolare, dalla testimonianza di uno dei protagonisti del movimento antifascista cesenate.
Fra le 10 tappe del percorso lo zuccherificio, la fabbrica Arrigoni, la stazione e la concessionaria Fiat rappresentano l’importanza di Cesena nell’ambito romagnolo, terra del duce, come centro agricolo e di lavorazione e distribuzione dei prodotti ortofrutticoli.
Sono stati messi in evidenza poi i luoghi dell’educazione – ex casa della GIL e Asilo nido Il prato – e i palazzi delle Poste e degli Uffici e Unipol; infine il quartiere Madonna delle rose, signorile quartiere nato per volere dell’Amministrazione destinato alla ricca borghesia. Per conoscere i luoghi approfonditi: https://www.guidaallacittadelnovecento.it/category/cesena/.
Nel dicembre 2023, prima di essere messa a disposizione del pubblico sia dei cittadini cesenati che dei turisti, la web app è stata presentata e testata da un gruppo di studenti dell’Istituto Tecnico Economico di Cesena “Renato Serra”. Oggi è possibile fruire di questi contenuti anche attraverso i QR code presenti nelle singole postazioni. “MemoriApp” è realizzato anche grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del bando per il sostegno ad iniziative di valorizzazione.