(Sesto Potere) – Forlì – 17 maggio 2024 – È nato il Comitato per il restauro del “San Francesco che riceve le Stigmate”, la tela – catalogata con il titolo de: “L’estasi di San Francesco” – dipinta nel 1651 da Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, e conservata nella prima cappella di sinistra della chiesa di Santa Maria in Schiavonia, a Forlì.
I fondatori del sodalizio per il restauro sono la Diocesi di Forlì-Bertinoro, l’associazione culturale Metropolis e singoli professionisti e operatori del mondo delle belle arti e dei beni culturali.
Il direttivo del Comitato è così composto: presidente onorario mons. Livio Corazza, vescovo di Forlì-Bertinoro; presidente don Antonino Nicotra, parroco del Centro Storico di Forlì; vicepresidente Marco Colonna, giornalista, scrittore e presidente dell’associazione Metropolis; segretario Giorgio Garzaniti, vicepresidente dell’associazione Metropolis; tesoriere Claudio Leonessi, economo della Diocesi.
“Era un intervento non più rinviabile – afferma don Nino Nicotra – sia per l’importanza del dipinto, sia per migliorarne lo stato di conservazione. Il restauro sarà effettuato all’interno del complesso parrocchiale, senza trasferire altrove la tela, con una riduzione non solo dei costi, ma anche dei tempi e dei rischi”.
Per presentare il Comitato e il progetto di restauro si è svolta venerdì 17 maggio una conferenza stampa nella chiesa stessa di Schiavonia di Forlì.
Sono intervenuti mons. Livio Corazza, vescovo di Forlì-Bertinoro, don Nino Nicotra, parroco del Centro storico, Marco Colonna, presidente dell’associazione culturale Metropolis, Claudio Leonessi, economo della Diocesi e Claudio Giannelli, direttore dell’Ufficio diocesano per i beni culturali.
“Ce ne fossero di realtà come l’associazione culturale Metropolis – ha affermato, tra l’altro, nel suo intervento mons. Livio Corazza, vescovo di Forlì-Bertinoro – che possano prendersi cura delle tante e preziose opere d’arte che sono state realizzate prima di noi. Questa opera in particolare così preziosa per l’artista che l’ha realizzata, il Guercino, e per il contenuto, le stimmate di San Francesco delle quali il prossimo 17 settembre celebreremo l’ottavo centenario”.
“Inizia oggi un percorso che si apre all’intera comunità dei singoli cittadini e delle imprese locali che vorranno concorrere, per amore dell’arte e con spirito solidale, alla raccolta fondi per recuperare la tela al suo antico splendore. Il cantiere in situ, che sarà aperto dopo le operazioni di diagnostica e l’assegnazione dell’intervento di restauro, permetterà al pubblico di avvicinarsi all’opera e riappropriarsi di un tassello fondamentale della storia artistica della città di Forlì”: conclude Marco Colonna, presidente dell’associazione culturale di Metropolis.