(Sesto Potere) – Bologna – 17 maggio 2024 – La necessità di curare e salvaguardare il patrimonio storico e architettonico per consegnarlo alle generazioni future: questo l’obiettivo di “Heritage Meets the Future”, convegno internazionale oggi e sabato 18 maggio e anticipazione della seconda edizione del Bologna Portici Festival, in programma dal 4 al 9 giugno.
La festa urbana promossa dal Comune di Bologna per celebrare il riconoscimento della Città dei Portici di Bologna con la nomina di Patrimonio Mondiale Unesco arrivata il 28 luglio 2021.
La lista Unesco comprende soltanto una selezione dei portici cittadini e in particolare i portici di: Piazza Santo Stefano, via Zamboni, Strada Maggiore, edificio MAMbo, Piazza Cavour e via Farini, Arco del Meloncello e il tratto porticati del Santuario di San Luca, Pavaglione e Piazza Maggiore, Via Santa Caterina, edificio “Treno” del quartiere Barca, Cimitero Monumentale della Certosa, Teatro Baraccano e via Galliera.
In cantiere oggi e domani una due giorni che mettere in dialogo studiosi, ricercatori, rappresentanti delle istituzioni per individuare soluzioni condivise per la salvaguardia di un bene vivo, attraversato quotidianamente dai cittadini, da proteggere e tutelare come simbolo della città, insieme alle Torri.
I convegni
“Percezione, uso e cura del patrimonio storico urbano: Bologna e i suoi portici” è il titolo della giornata in programma venerdì 17 maggio al Cinema Modernissimo, a partire dalle 10 che vedrà alternarsi gli interventi di docenti, studiosi e ricercatori, seguiti dalla tavola rotonda di confronto tra l’Ambasciatore Liborio Stellino, Rappresentante Permanente per l’Italia presso l’Unesco, in dialogo con i Giovani per l’Unesco e i dottorandi del Corso di Architettura dell’Università di Bologna che proporranno le loro soluzioni innovative per la tutela e la valorizzazione del patrimonio urbanistico. Lo scenario del Modernissimo non poteva che suggerire anche un racconto per immagini dei portici: durante il pomeriggio sarà proiettata una selezione di filmati d’epoca provenienti da Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia di Bologna commentati da Elena Pirazzoli, mentre in chiusura della giornata è in programma la proiezione del corto “Guida per camminare all’ombra”, documentario del 1954 di Renzo Renzi, poetico racconto dei portici bolognesi con la voce narrante di Sergio Zavoli.
Sabato 18 maggio, sempre dalle 10, la Biblioteca Salaborsa ospita “Global challenges, shared solutions” che vedrà riuniti i site manager Unesco di alcune delle più importanti città europee insignite del riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità, per un confronto a tutto campo sulle sfide della tutela in diversi contesti: Bordeaux, Nizza, Amsterdam, Cracovia e Odessa, che dal 2022 vive, assieme al dramma del conflitto e delle perdite umane, anche l’urgenza di preservare dalla distruzione il suo patrimonio urbanistico. Il dibattito continua con il punto di vista delle istituzioni, nella tavola rotonda che vedrà riunite, in un parterre tutto al femminile, la Vicedirettrice Unesco Jyoti Hosagrahar,Marianne Knutsen, Membro del Board del Consiglio internazionale per i monumenti e i siti, Maria Chiara Esposito, Responsabile delle Politiche Culturali della Commissione Europea, Direzione Generale Istruzione e Cultura e Adele Cesi, referente del Focal Point Nazionale della Convenzione sul Patrimonio Mondiale presso il Ministero della Cultura. Le conclusioni sono affidate a Helle Søholt dello Studio Gehl di Copenhagen, oggi riconosciuto come uno dei più importanti studi di design e ricerca architettonico-urbanistica al mondo: il suo speech si incentrerà sull’importanza di un approccio “persona-centrico” alla valorizzazione e cura del patrimonio urbanistico, che a partire dall’analisi dei dati su movimenti, comportamenti, bisogni delle persone nello spazio cittadino sia in grado di implementare la qualità – ambientale, sociale, relazionale – degli spazi pubblici.
La due giorni si concluderà con la cerimonia di svelamento della prima targa Unesco, simbolo del riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità ai Portici di Bologna, che verrà apposta in piazza Maggiore sul tratto di portici di Palazzo d’Accursio, ideale compimento del percorso che ha visto nel 2021 l’assegnazione del prestigioso riconoscimento.
Appuntamento alle 12.30 di sabato 18 maggio, alla presenza di Jyoti Hosagrahar, Vicedirettrice del Centro del Patrimonio Mondiale dell’Unesco: la cerimonia sarà aperta dall’esibizione del coro dei bambini e delle bambine della Bernstein School of Music Theatre di Bologna, che eseguirà l’Inno dei Portici, e chiusa dal monologo di Marinella Manicardi, “I portici a occhi chiusi”, testo originale composto dalla scrittrice e attrice per l’occasione.
Gli eventi off
Tanti gli appuntamenti in città che accompagnano il convegno nella giornata di venerdì 17 maggio: a partire dalle 17 in piazzetta Roberto Raviola si anima l’installazione di Flavio Favelli con “Da che pulpito?”, maratona di interventi – tra gli altri il musicista Guglielmo Pagnozzi, lo storico Luca Alessandrini, il vicario generale della Chiesa di Bologna Monsignor Giovanni Silvagni e l’attore e regista Bruno Stori.
Gli appuntamenti in musica, a ingresso gratuito, partono alle 17 alla sala Bossi del Conservatorio Martini (Piazza Rossini 2) con i concerti di J.S. Bach a due e tre clavicembali, mentre alle 19 il foyer del Teatro Comunale propone alcune delle più belle pagine del Don Giovanni di Mozart nell’interpretazione dei giovani allievi e allieve del corso di Perfezionamento per Cantanti Lirici in Repertorio Mozartiano del Teatro, dedicato allo studio delle opere del genio salisburghese. Per chi vuole conoscere i tesori nascosti dei Musei della città, appuntamento alle 17 al Museo Civico Medievale (via Manzoni 4) per una visita guidata al prezioso nucleo di opere d’arte islamica della collezione permanente.
Il programma completo con le modalità di partecipazione suwww.bolognaporticifestival.it
Il Festival
Dal 4 al 9 giugno torna Bologna Portici Festival, la grande festa urbana con cui il Comune di Bologna celebra i suoi portici, un patrimonio architettonico unico al mondo, trasformandoli in palcoscenici per la creatività e l’arte. Sei giornate fitte di appuntamenti, in un mix di performance site specific, musica, visite guidate, spettacoli di danza in un cartellone che mixa sperimentazione, creatività e riscoperta della tradizione: quattro distretti, dal centro, con il grande palcoscenico di piazza Maggiore e via Zamboni, fino alla prima periferia, con piazza della Pace e il cimitero monumentale della Certosa arrivando ai nuovi portici del Treno della Barca, per celebrare ancora una volta la bellezza di Bologna e la gioia della condivisione.