(Sesto Potere) – Forlì – 16 maggio 2024 – “Trenta anni fa, calabrese di origine, studente di giurisprudenza a Bologna, conobbe Forlì: fu amore a prima vista! E a Forlì l’avvocato Tommaso Migliaccio vuol dare il suo contributo da indipendente con Forza Italia, un partito che trova coerente con i suoi valori europeisti, garantisti ed atlantici”.
Sono le parole di presentazione del candidato consigliere comunale Tommaso Migliaccio da parte del coordinatore degli Azzurri cittadino Joseph Catalano, dell’assessore e capogruppo Giuseppe Petetta e della deputata e presidente del coordinamento regionale dell’Emilia Romagna di Forza Italia, Rosaria Tassinari.
Racconta Migliaccio: “La vicinanza di Forlì al mare e alla montagna, il calore delle persone e l’ottimo vino mi hanno sempre ricordato la mia natia Calabria. L’attuale Giunta e maggioranza in Consiglio hanno fatto molto: bisogna proseguire in questo solco e rafforzare alcune azioni. Penso al recupero dell’esistente e del passato: lo studio dei marchi storici – ad esempio l’Omsa- anche in collaborazione col polo universitario a sua volta da implementare, dirimere la “partita” Electrolux, riconvertire le zone dei capannoni abbandonati per creare civili abitazioni per giovani coppie, lavoratori, studenti, con un importante indotto per l’edilizia, implementare il turismo soprattutto di élite attrattivo di risorse economiche soprattutto a favore di piccoli esercenti”.
“Metto a disposizione il mio know how: in (quasi) 50 anni di vita ho imparato a fare l’avvocato, favorito anche da un master in diritto internazionale e comunitario; e da qualche anno sono al servizio della pubblica amministrazione. Ho diretto anche le relazioni esterne di un importante ospedale ed ho collaborato con il Sole24ore. Impegnato nel volontariato, ho fondato e diretto l’associazione “Digamma” e da poco ho creato l’associazione “Libertà dei popoli”. Inoltre, sono figlio unico di un ‘giovanotto’ vedovo di 91 anni e padre di un ‘discolo’ di quasi 14, entrambi Giuseppe. Come Giuseppe si chiamavano i miei due eroi, Garibaldi e Mazzini, che tanto hanno segnato queste terre e la mia formazione politica, senza fare di me un mangiapreti ma insegnandomi a rispettare tutte le fedi e le differenze, purché nel rispetto del sommo valore della. Libertà. La mia estrazione politica repubblicana, dovuta anche a tradizioni risorgimentali familiari, mi ha segnato”: continua Tommaso Migliaccio.
Aggiunge il neocandidato: “Per lavoro mi sono occupato di piani di rientro dei debiti per piccoli esercenti, creazione di impresa, previdenza, contenzioso dei dipendenti pubblici e privati, difesa dei meno abbienti, fundraising (raccolta fondi) e fondi comunitari, comunicazione istituzionale, insegnamento dell’italiano agli stranieri. Sono un appassionato di ebraismo, storia, arti marziali, teatro, film, soprattutto di Bud Spencer, e agapi abbondanti. Compro tre quotidiani al giorno perché sono “vintage” o, come dice mio figlio retrodatandomi, “boomer”. Ho deciso di candidarmi da indipendente con Forza Italia, un partito coerente con i miei valori”.