(Sesto Potere) – Forlì – 3 maggio 2024 – Lunedì 6 maggio partono i lavori di ripristino del manto stradale di due dei viali più colpiti dall’alluvione, viale Bologna e via Firenze, nel cuore del quartiere Romiti.
Dopo la mole straordinaria di interventi alla rete di drenaggio stradale, con la pulizia di circa 3 mila buchette e griglie di raccolta di acque meteoriche, 17 km di tombinature e un totale di 15 mila pozzetti, il Comune di Forlì procederà all’asfaltatura di oltre 112 mila mq di superficie stradale, per un totale di 68 vie distribuite nei quartieri Romiti, Cava ed Ospedaletto. Tra le vie più rilevanti, oltre alle già citate Viale Bologna e Via Firenze, i lavori di asfaltatura interesseranno fino alla fine di ottobre le vie Ravegnana, Monte San Michele, Trentola e Lughese.
“Un piano di lavoro importantissimo per la città, che accelera il percorso di ricostruzione e ripristino del patrimonio pubblico colpito dall’alluvione”: con queste parole Gian Luca Zattini, sindaco di Forlì e candidato alle prossime elezioni dell’8-9 giugno annuncia “una settimana di lavori importantissimi lungo via Firenze e viale Bologna, nel cuore della città colpita dall’alluvione. Interverremo in decine di strade strategiche, alcune di esse diventate dei veri e propri simboli e scenari dell’alluvione. Sto parlando di via Cormos, via Martiri delle Foibe, via Monte San Gabriele, via Locchi, via Sapinia, via Valeria e via Consolare. In queste zone i lavori partiranno a giugno, dopo la fine delle scuole, per limitare il più possibile i disagi ai residenti”.
Si dice “molto soddisfatto” il coordinatore del quartiere Romiti, Stefano Valmori che ringrazia “il Comune e tutte le istituzioni per quella che forse è una delle opere più complicate del dopo alluvione, soprattutto dal punto di vista della sicurezza. L’alluvione ci ha messo in ginocchio e in questi undici mesi è stato fatto tantissimo sul fronte della ripartenza. Non era semplice e tantomeno scontato, viste le premesse. Ringrazio tutte le ditte, i tecnici e gli operatori impegnati in questo vasto piano di interventi. Un grazie particolare a Dedalo e a Donata Ravaglioli.”