(Sesto Potere) – Reggio Emilia – 2 maggio 2024 – “La sentenza del Consiglio di Stato, che blocca le proroghe e avvia le gare per la riassegnazione delle concessioni sulle spiagge italiane, mette a rischio migliaia di posti di lavoro. È veramente incredibile che si sia arrivati a questo punto critico proprio all’inizio della stagione balneare senza che le categorie interessate siano state mai ascoltate direttamente dai competenti servizi della Commissione europea”: lo dichiara in una nota Antonio Cenini, 55enne reggiano, funzionario a Bruxelles in qualità di presidente del consiglio delle Scuole Europee, candidato emiliano-romagnolo di Forza Italia alle prossime elezioni europee.
“Le consultazioni con le categorie economiche e sociali interessate dovrebbero essere all’ordine del giorno nel processo decisionale europeo, soprattutto per tematiche così sensibili e importanti per migliaia di operatori e le loro famiglie. L’Europa che vogliamo è quella che ascolta tutti, per cogliere al meglio le peculiarità e le potenzialità dei diversi attori economici, che valorizza le diversità e non quella che sentenzia e omologa tutto. Bisogna trovare un compromesso equilibrato tra il principio della concorrenza e la tutela dei diritti di proprietà, in coerenza con l’acquisto comunitario”: aggiunge Antonio Cenini che annuncia che da candidato alle prossime elezioni europee andrà personalmente in Romagna, Veneto e Friuli nei prossimi giorni per incontrare gli operatori e si dice disponibile “ad attivarsi personalmente e immediatamente per provare ad avviare per loro un’interlocuzione diretta con Bruxelles e Lussemburgo, affinché le loro ragioni siano finalmente tenute
nelle giuste considerazioni”.
“Se poi sarò eletto – aggiunge Cenini – il mio primo obiettivo sarà di organizzare immediatamente una riunione tra i rappresentanti dei balneari e la Commissione Europea, in attesa dell’auspicabile revisione della direttiva Bolkestein che – conclude il candidato emiliano-romagnolo di Forza Italia – sul tema delle concessioni balneari sta creando grandi problemi al turismo marittimo non solo in Italia, ma anche in altri Paesi europei”.