(Sesto Potere) – Forlì – 24 aprile 2024 – “Mi sento di dover esprimere una nota in merito al grave fatto accorso nei pressi della stazione, leggo la richiesta di una maggiore sicurezza, richiesta che mi pare estremamente demagogica considerando che la sicurezza proposta andrebbe difesa con proposte e atti incisivi di controllo sul territorio, il che punirebbe solo le 9 persone su 10 per bene, andando a restringere la loro libertà d’azione dato che il malvivente o anche il semplice individuo che ama vivere sopra alle righe continuerebbe imperterrito in questa sua modalità di vita. Penso come per altro sto promuovendo intensamente nella mia proposta a favore della città di un rilancio dei “valoro umani” attraverso modalità di insegnamento che debbono essere rivolte in particolare alla popolazione giovanile che vive il disagio “dell’abbandono” nell’età immediatamente successiva a quella adolescenziale”: lo scrive in una nota Daniele La Bruna, candidato nella “Lista civica Forlì Cambia – per Zattini Sindaco” ed esponente proposto dalla Democrazia Cristiana.
“I giovani nell’età fra i 16 e i 18 anni non trovano facilmente un’occupazione e sono abbandonati a se stessi, la causa è interamente legata alle regole poste e spesso imposte al mondo del lavoro che racchiude i giovani in quell’età a soggetti quasi esenti a una capacità di auto determinare le proprie competenze e con esse i propri rischi, in pratica in quella fascia d’età un ragazzo impegnato nel mondo lavorativo è talmente tutelato che non può fare nulla e di conseguenza non esistono posti occupazionali a loro disposizione, è notizia di questi giorno di una madre nel riminese che ha lamentato l’impossibilità di essere assunto (come una volta accadeva) per il proprio ragazzo sedicenne con un contratto stagionale che lo rendesse “apprendista” di un lavoro ampiamente ricoperto a quell’età dai sedicenni ma soprattutto in questo caso si viene a perde un passaggio fondamentale che rende il giovane apprendista di vita”: aggiunge Daniele La Bruna.
“È su questo terreno che secondo me va totalmente rivisto l’accompagnamento alla maggiore età dei nostri ragazzi, e nel farlo sono certo che apprenderebbero quei valori fondanti di un’umanità che si sta lentamente perdendo, riproponendo a loro i valori della comunità allontanandoli dalle attrattive rappresentazioni della “banda” unica forma libertaria di aggregazione che sta come un’epidemia invadendo le nostre città”: conclude Daniele La Bruna.