(Sesto Potere) – Lugo – 17 aprile 2024 – Si è concluso nei giorni scorsi con una tavola rotonda il percorso didattico «Acqua: troppa o poca? Dall’orto didattico alla città», promosso dal Ceas Bassa Romagna in collaborazione con il liceo di Lugo sul tema della transizione ecologica e gli obiettivi dell’Agenda 2030.
Quattro le classi coinvolte (1A Scienze applicate, 2A Scienze umane, 3A Linguistico e 4C Scienze umane), guidate dal dirigente scolastico Giancarlo Frassineti e dalla docente referente del progetto Deanna Geminiani. Nell’aula magna del liceo gli studenti hanno esposto ai partner coinvolti le proprie riflessioni, individuato criticità e opportunità per immaginare un uso sempre più consapevole del suolo pubblico.
Nel percorso progettuale sono state esplorate le opportunità presenti sul territorio, e le conseguenti possibilità di intervenire sugli spazi urbani aperti attraverso due sguardi paralleli: uno rivolto al tema dell’orticoltura (scolastica, urbana, terapeutica) come opportunità di cambiamento sostenibile delle abitudini alimentari, del consumo di suolo e acqua (nel corso del progetto l’orto didattico presente al liceo di Lugo è stato arricchito di nuove essenze grazie alle cure dei ragazzi).
L’altro sguardo si è concentrato sulle infrastrutture verdi e blu urbane come espressione della capacità di adattamento e mitigazione delle criticità in città (isole di calore, regimazione acque di prima pioggia, eccetera), e ancora sulla conoscenza delle possibili soluzioni basate sul ripristino ambientale (mitigazione delle temperature grazie al verde urbano, giardini della pioggia, desigillazione dei suoli, scelta dei materiali, eccetera).
Ospite di eccezione alla tavola rotonda del 12 aprile scorso, Massimo Moretti di Wasp, azienda di Massa Lombarda impegnata nella realizzazione di stampanti 3d con l’obiettivo di costruire case a km0, utilizzando materiali reperibili sul territorio; Moretti ha illustrato ai ragazzi il progetto Itaca di edilizia residenziale a basso impatto e resiliente. L’incontro è stato l’occasione per ascoltare le riflessioni degli studenti e le loro prospettive di cambiamento, a partire dalle indicazioni internazionali e locali (Nbs, nature based solutions).
Il progetto è stato ideato in maniera condivisa dai Ceas della Regione, con il contributo della Res (Rete di educazione alla sostenibilità dell’Emilia-Romagna) coordinata da Arpae; ha visto la collaborazione di esperti locali e regionali: Luisa Ravanello di Arpae, esperta di città e cambiamenti climatici, Claudia Martoni, psicologa e ortoterapeuta, Veronica Parato dell’associazione Ortisti di strada e Roberta Vitali, facilitatrice della cooperativa Villaggio globale.