(Sesto Potere) – Forlì – 10 aprile 2024 – Maria Giorgini segretario generale della CGIL Forlì Cesena, Enrico Imolesi segretario generale UIL Forlì e Paolo Manzelli segretario generale UIL Cesena con una nota congiunta (nella foto in alto) lanciano l’annunciato sciopero esteso a tutti i settori dell’intero turno di lavoro dell’ 11 aprile e il flash Mob di lavoratori e lavoratrici alle ore 16 in Piazza Morgagni a Forlì.
“L’esplosione avvenuta alla diga di Suviana, in provincia di Bologna, ci impone di fermarci per chiedere a gran voce un cambiamento del modello di fare impresa in questo paese. Per queste ragioni, lo sciopero, annunciato da CGIL e UIL, viene esteso da 4 a 8 ore (intero turno di lavoro) per tutti i settori, pubblici e privati. Esprimiamo cordoglio per le vittime di questa strage e vicinanza alle loro famiglie, come per tutte le vite spezzate nei luoghi di lavoro, ma questo non basta: dobbiamo mobilitarci per fermare questa strage: in media in Italia ogni giorno tre persone muoiono sul lavoro. Dopo l’ennesima strage sul lavoro, il Governo deve ascoltare le richieste che da tempo avanziamo
e definire soluzioni reali. Ad oggi invece che risposte abbiamo visto solo promesse vuote e provvedimenti che vanno nella direzione opposta, come l’aumento della precarietà, la deregolamentazione degli appalti , il dilagare dei subappalti a cascata e meno risorse per i controlli, la formazione e la programmazione anche in materia di salute e sicurezza sul lavoro”: scrivono Maria Giorgini, Enrico Imolesi e Paolo Manzelli.
I tre leader sindacali comunicano le iniziative in programma.
Domani, giovedì 11 aprile alle ore 16, ritrovo in piazza Morgagni a Forlì insieme a lavoratori, lavoratrici, pensionate e pensionati per ribadire la necessità di tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Sabato 20 aprile nuova iniziativa in piazza a Roma, CGIL e UIL insieme, con al centro della manifestazione i temi della salute e sicurezza, il diritto alla cura e alla sanità pubblica, la riforma fiscale e la tutela dei salari.
“Vogliamo rimettere al centro delle politiche economiche e sociali del governo e delle Imprese il valore del lavoro a partire dal rinnovo dei contratti nazionali e da una legge sulla rappresentanza, la centralità della salute e della persona, la qualità di un’occupazione stabile e
non precaria, una seria riforma delle pensioni, il rilancio degli investimenti pubblici e privati per riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo e puntare alla piena e buona occupazione a partire dal Mezzogiorno”: spiegano i segretari sindacali.