(Sesto Potere) – Forlì – 9 aprile 2024 – RinnoviAmo Forlì, con il suo referente Michele Fiumi, è intervenuta lunedì sera all’incontro
sul futuro della città di Forlì dopo l’alluvione, organizzato con la coalizione del candidato sindaco di Graziano Rinaldini.
Oltre ad evidenziare l’importanza di un Assessorato alla Ricostruzione, non è mancata una risposta alla recente proposta di Ceredi, candidato della Lista Forlì Cambia, sul tema della semplificazione delle procedure di accesso ai ristori.
“Il rappresentante di una lista con oltre il 10% dei voti e ben 5 rappresentanti comunali, si sveglia solo oggi con le elezioni, a quasi un anno dal disastro, per richiedere alla struttura commissariale di modificare la complessa e lenta burocrazia di presentazione delle richieste
di rimborso? Dov’era Forlì Cambia quando il Comitato Unitario Vittime del Fango e i comitati riuniti della Romagna segnalavano il ritardo nelle erogazioni? La risposta è sotto gli occhi di tutti: Forlì Cambia e l’attuale amministrazione hanno lasciato soli i cittadini, non interessandosi al tema dei ristori”: è l’accusa della lista civica RinnoviAmo Forlì.
“È ora qualcuno dia delle risposte alle domande degli alluvionati, cui nessuno ha mai fornito alcuna indicazione, né il sindaco Zattini né tantomeno la sua Giunta – afferma Michele Fiumi (nella foto a lato con Rinaldini) che pone alcune domande a Loris Ceredi chiedendo che “risponda a nome della sua lista”.
“La Giunta Zattini ha provveduto ad aggiornare e adeguare il Piano della Protezione Civile in seguito ai fatti del maggio 2023 e alle criticità emerse? La mappatura delle zone interessate da possibili esondazioni, contenuta all’allegato 7 del Piano di Protezione civile non citava molte delle zone poi colpite dall’alluvione, neppure quelle che storicamente ne erano già state colpite (es. area adiacente alla Parrocchia dei Romiti). Tale indicazione è fondamentale per organizzare i soccorsi e gli interventi. L’Allegato è stato corretto? La mattina del mercoledì 17 maggio 2023 è mancata qualsiasi forma di organizzazione di trasporto pubblico verso i punti di soccorso. Molte persone appena evacuate con i gommoni, anche anziani, bambini e persone fragili, sono state abbandonate sul Ponte di Schiavonia, dando loro indicazioni generiche di dirigersi alla Fiera, senza che fosse loro fornito alcun mezzo per farlo. Le vetture della Protezione Civile Nazionale sono rimaste ferme per ore, a causa dell’assenza di coordinamento. Il Comune non è neppure stato in grado di censire le famiglie sfollate. Esiste, dopo un anno dagli eventi, un piano di Emergenza nel caso si ripresentino eventi analoghi? Come si intende garantire la futura sicurezza idraulica di Forlì e dei quartieri più colpiti? Perché non si è istituita una task force di tecnici con Governo, Regione ed altri Enti, per esprimere un parere e un piano riguardante la sicurezza del territorio? Perché, infine, il Comune, nonostante le difficoltà di presentazione delle richieste di rimborso, non ha attivato un proprio ufficio per supportare i cittadini alluvionati e non è neppure mai intervenuto per presentare alla struttura commissariale le questioni poste dal candidato Ceredi?”: sono le domande poste da Michele Fiumi.
“Non ci si può più nascondere dietro l’emergenza. Occorre programmare lo sviluppo della città per prevenire ulteriori disastri e per ricostruire la nostra comunità e i nostri quartieri. Nel nostro Programma – reperibile al https://linktr.ee/rinnoviamoforli – abbiamo dato risposta a ciascuna di queste domande. Ora, saremmo lieti di sentire le risposte dell’attuale amministrazione, rendendoci disponibili
sin da subito a un confronto pubblico sul tema”: conclude Michele Fiumi.