(Sesto Potere) – Forlì – 2 aprile 2024 – “In vista delle prossime elezioni amministrative ho deciso di candidarmi a consigliere comunale, aderendo alla lista civica ‘Forlì cambia’ collegata al sindaco uscente Zattini. Con molto entusiasmo, e sulla spinta di numerose persone, ho deciso di intraprendere questo percorso, impegnandomi questa volta in prima persona per la comunità in cui vivo. Non ho esperienze politiche pregresse e alla base di questa mia scelta non ci sono interessi personali o di poltrone, la mia libertà di pensiero è un aspetto per me importante e imprescindibile, di cui vado molto fiero. Porto con me una profonda passione per lo sport e l’educazione dei giovani, e sono fermamente convinto del ruolo cruciale che queste attività svolgono nello sviluppo e nel benessere della società”: così in una nota Matteo Leucci.
“Con una laurea in Scienze Motorie e oltre vent’anni di esperienza nella gestione di campi estivi e scuole di calcio, ho maturato competenze significative nel settore sportivo e dell’educazione fisica. Questo percorso professionale mi ha permesso di comprendere appieno il potenziale insito nei giovani e l’importanza di offrire loro le opportunità adeguate per crescere e svilupparsi. Questi temi sono in realtà trasversali al nostro quotidiano, e si intrecciano con la necessità di più coesione, maggiore inclusione e in generale un’attenzione ai bisogni dei singoli”: aggiunge Matteo Leucci.
“Il mio obiettivo è quello di mettere a frutto queste competenze per il bene della nostra comunità di Forlì, impegnandomi, tra le altre cose, a migliorare e promuovere gli impianti sportivi ed a realizzare programmi di alta qualità destinati ai nostri bambini, ai giovani e meno giovani. Credo che, attraverso l’attività fisica e lo sport, si possa costruire una base solida per lo sviluppo di individui sani, forti e responsabili. Invito tutti voi ad accompagnarmi in questo cammino, e con umiltà e spirito di servizio prometto di lavorare senza sosta per contribuire a fare della nostra città un luogo migliore in cui vivere, crescere e giocare”: conclude Matteo Leucci.