(Sesto Potere) – Forlì – 29 marzo 2024 – “Cosa significa ‘diritto a non abortire’? Lo chiediamo ad Alice Buonguerrieri e Vincenzo Bongiorno, che continuano a lanciare messaggi fuorvianti e subdoli, privi di qualsiasi fondamento legislativo, utilizzando come sempre situazioni delicatissime per fare campagna elettorale. La Legge 194, che è una grande conquista di civiltà, regolamenta l’accesso per le donne all’aborto volontario, nei casi previsti dalla legge”: con queste parole la segretaria territoriale del PD forlivese, Gessica Allegni, si riferisce alle dichiarazioni dei due esponenti di Fratelli d’Italia che recentemente hanno fatto visita al Centro di Aiuto alla Vita di via Lazzarini, incontrando il presidente Andrea Taddeo, per loro: “un’occasione per confrontarsi sull’attività dell’Associazione e riflettere sul sostegno e sui percorsi alternativi da proporre alle donne per sostenere il loro diritto a non abortire”.
“L’aborto dunque è una scelta volontaria, non esiste alcun obbligo, se ci fosse bisogno di ribadirlo. Parlare ancora, nel 2024, di “percorso di accompagnamento” nella scelta dell’aborto o, addirittura, di “diritto a non abortire”, è, oltre che anacronistico, una bieca strumentalizzazione politica, consumata sulla pelle delle donne e sulla loro sensibilità. Sappiamo bene come agiscono i cosiddetti centri ‘pro vita’, con pratiche agghiaccianti, come la proposta di far sentire il battito del feto alle donne che, per motivi che solo loro conoscono e sono in grado di valutare, hanno scelto l’aborto. Un diritto, in questo caso il termine è appropriato, che dovrebbe essere garantito per legge”: prosegue Allegni.
“Proprio di questo bisognerebbe invece parlare, di un diritto sancito dalla 194, ma in molti casi non garantito, a causa dei medici obiettori che in alcune strutture sono la stragrande maggioranza. Questa sì che è negazione di libertà di scelta. Buonguerrieri e Bongiorno con queste dichiarazioni colpevolizzano, nemmeno troppo velatamente, chi ha scelto volontariamente di abortire. Ci sono già i medici, ostetrici e psicologi che, facendo il loro lavoro, sostengono le donne in tutto il percorso della gravidanza, anche quando la decisione è quella dell’interruzione. Dover ancora subire questa becera propaganda, che interferisce col riconoscimento di diritti delle donne e ne nega l’autodeterminazione, è vergognoso e incivile. La buona politica dovrebbe preoccuparsi di garantire i diritti negati, di tutelare i più deboli, di costruire una società dove tutte e tutti abbiano pari dignità. Tutto ciò che questa destra non solo non fa, ma soprattutto non ha alcuna intenzione di fare”, conclude Gessica Allegni.