domenica, Giugno 9, 2024
HomeEmilia-Romagna Presentati all'Università di Parma i primi due avvisi per l'Open Innovation Ecosister

 Presentati all’Università di Parma i primi due avvisi per l’Open Innovation Ecosister

(Sesto Potere) – Parma – 27 marzo – Oggi, al Centro Sant’Elisabetta del Campus Scienze e Tecnologie, Università di Parma e ART-ER hanno presentato i primi due bandi del 2024 per partecipare ai Programmi di Open Innovation organizzati nell’ambito del progetto Ecosister, finanziato con i fondi del PNRR.

I due programmi sono rivolti a PMI e grandi imprese dell’Emilia-Romagna con esigenze di innovazione green e offrono accesso a soluzioni proposte dal sistema della ricerca e dell’industria anche internazionale.

Il primo programma è l’International Open Innovation Programme (IOIP), un bando challenge based dedicato a imprese dell’Emilia-Romagna alla ricerca di soluzioni innovative proposte da spin-off, startup, scaleup, ricercatori e altri attori dell’ecosistema dell’innovazione a livello nazionale e internazionale.

Il secondo programma è l’Open Innovation Scouting (OIS), un bando dedicato a imprese che vogliono incontrare il sistema della ricerca della regione Emilia-Romagna, per lo scouting di soluzioni e tecnologie innovative su cui valutare potenziali progettualità.

“L’Università di Parma partecipa in maniera attiva al progetto Ecosister assieme a tutti gli altri atenei dell’Emilia-Romagna e porta un contributo, confido significativo, alla sua realizzazione – sottolinea il Rettore dell’Università di Parma Paolo Martelli -. Un progetto ambizioso perché guarda un tema così importante quanto inevitabile quale la sostenibilità ambientale. Le Università sono coinvolte attraverso iniziative e focus specifici perché dobbiamo affrontare tutti insieme – istituzioni, imprese, enti di ricerca – la fondamentale sfida per la transizione ecologica”.

“ART-ER svolge in Ecosister il ruolo che abitualmente ricopre nel territorio, quello di aiutare il trasferimento della conoscenza dai luoghi dove si produce, Università ed enti di ricerca, al tessuto produttivo e sociale dell’Emilia-Romagna”. Così Marina Silverii, direttrice operativa di ART-ER e vice presidente Fondazione Ecosister: “È per questo che ART-ER ha il ruolo di coordinare il trasferimento tecnologico e di innovazione previsto all’interno del progetto. Con il pillar relativo al trasferimento tecnologico, coordinato insieme all’Università di Parma, intendiamo realizzare quei percorsi di Open Innovation che mettono in connessione diretta e fanno lavorare le Università con le imprese”.

“Nell’affrontare la transizione ecologica oggi le aziende si trovano di fronte anche ad un tema di particolare attualità, ovvero l’aumentata sensibilità e attenzione da parte dei consumatori sul cosiddetto greenwashing – spiega il docente di Economia e Gestione delle imprese della Scuola Superiore Sant’Anna Marco Frey -. Le imprese hanno il dovere e l’esigenza di dare una profonda robustezza alle loro affermazioni in materia green, dimostrare con i numeri le tesi sostenute e anche la correttezza delle metodologie con cui i dati vengono costruiti e diffusi. Su questo fronte va quindi evidenziato il forte impegno della Commissione Europea, che sta davvero cercando di affrontare il tema del greenwashing in maniera seria e sistematica”.

Il progetto Ecosister è un progetto finanziato dal PNRR per guidare la transizione ecologica e sostenibile dell’Emilia-Romagna, in coerenza con gli obiettivi del Patto per il Lavoro e per il Clima. Il partenariato comprende tutte le Università e gli Enti di ricerca con sede in regione e mette a sistema le competenze della Rete Alta Tecnologia, i servizi della rete degli Incubatori e le relazioni con i territori della rete dei Tecnopoli.