(Sesto Potere) – Forlì – 21 marzo 2024 – “Che siano le forze di destra ad accusarci di avere distrutto la sanità pubblica è vergognoso”, risponde così la segretaria territoriale del Pd forlivese Gessica Allegni alle dichiarazioni di Alice Buonguerrieri. “La sanità della Regione Emilia-Romagna è, pur con le criticità che ci troviamo ad affrontare, un esempio per l’intero paese, accanto a Regioni, governate dal Centrodestra, che non hanno fatto altro che andare verso una progressiva privatizzazione del servizio sanitario. Gli investimenti messi in campo in Emilia-Romagna sono molteplici e sempre finalizzati alla garanzia di una sanità pubblica efficiente, per tutti. Vale per le Case della comunità, che qui sono nate prima che in altre parti d’Italia, o i Cau, che hanno proprio la funzione di ridurre le liste di attesa nei pronto soccorso”.
“Inutile sbandierare investimenti del Governo, quando i tagli alla sanità pubblica sono sotto gli occhi di tutti – aggiunge Gessica Allegni -: nell’ultimo decreto sul Pnrr sono stati tagliati dal Governo circa 1,2 miliardi di euro di fondi assegnati alle Regioni destinati ad opere in cantiere e, in molti casi, con gare già assegnate, senza promuovere reali soluzioni alternative perché le altre fonti di finanziamento indicate sono già impegnate con procedure del tutto diverse”.
“A tenere in piedi un sistema sanitario efficiente nella nostra Regione è stata la Giunta Bonaccini – continua la segretaria territoriale del Pd forlivese – che ha aumentato costantemente il fondo regionale per la non autosufficienza. La destra sta ancora criticando le Ausl uniche? Questi sono davvero gli unici argomenti che ha? – continua Allegni – Fa sorridere da parte di Buonguerrieri e Bartolini, che elencano i Governi rei dei tagli al servizio sanitario, la totale omissione della stagione dei Governi Berlusconiani, che hanno generato un pesante aumento del debito a cui altri hanno dovuto fare fronte”.
“E’ la stessa Fondazione Gimbe a sostenere che la sanità italiana sta andando verso il baratro, evidenziando i tagli della destra di Giorgia Meloni che comporteranno un calo dell’incidenza della spesa per la sanità sul Pil, che passa in 5 anni, tra il 2020 e il 2025, dal 7,4% al 6,2%, cioè 1,2 punti in meno. Capiamo di essere in campagna elettorale, ma ci vorrebbe almeno il pudore di trattare questi temi, che riguardano da vicino la vita delle persone, con un minimo di onestà intellettuale”, conclude Allegni.