(Sesto Potere) – Cesena – 15 marzo – A pochi giorni dal passaggio del professor Stefano Mancuso a Cesena, che ha visto il tutto esaurito al Teatro “Bonci”, e dal suo appello a piantare mille miliardi di alberi entro il 2030, i docenti e gli alunni della Scuola Primaria “G. Carducci” di Cesena hanno reagito con un’azione concreta.
Nei giorni scorsi duecento bambini hanno messo a dimora presso il Parco dell’Ippodromo duecento alberi – roveri, roverelle, farnie, salici, gelsi, noccioli, melograni, mirabolani, ciliegi selvatici – per curare insieme le ferite provocate dall’alluvione del mese di maggio 2023.
Si tratta di un piccolo contributo, ma anche di un invito alla città a collaborare al ripristino e alla tutela dell’indispensabile biodiversità del territorio e a mettere radici per il futuro.
L’attività si inscrive nel quadro del progetto “La scuola è la città: laboratori aperti di competenze cortesi”, coordinato dalla cooperativa Controvento e realizzato in partenariato con la Direzione Didattica 3, il Comune di Cesena, la cooperativa CILS, l’associazione Apeiron e l’Università di Bologna.
Ha collaborato all’iniziativa anche la comunità educante del progetto attraverso i volontari del WWF Forlì-Cesena, gli studenti del corso Service Learning and Community Engagement del Dipartimento di Psicologia del Comune di Cesena e alcuni educatori e utenti della cooperativa CAD.
Il progetto è sostenuto dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del bando “Vicini di Scuola”, che mira a costruire senso di comunità e relazioni competenti e cortesi tra scuola e città.