(Sesto Potere) – Forlì – 14 marzo 2024 – L’associazione “Dino Amadori” si è presentata al Cnos Forlì Salesiani in occasione del “Buon giorno dei Salesiani”.
Il Centro di Formazione Professionale “Don Bosco” di Forlì, come tutti i Centri di ispirazione cristiana, ha sempre perseguito finalità istituzionali di formazione e aggiornamento professionale riferendosi ai valori cristiani, al sistema preventivo di San Giovanni Bosco e alla prassi educativa salesiana. Il CFP opera nella formazione professionale dal 1954.
“Ed è proprio in questi principi fondanti la realtà Salesiana che ho trovato il primo filo conduttore con i principi ispiratori di tutta la vita del Prof. Amadori, mio padre. Sono stato onorato quale Presidente della nostra Associazione per l’opportunità datami da Sergio Barbario , e dal Direttore opera salesiani di Forlì Don Pier Giorgio Placci. Tutta la vita professionale del Prof. Amadori si è ispirata proprio ai principi salesiani, con l’obiettivo di formare medici scienziati e ricercatori di alto spessore, sempre riuscendo a trarre da ciascuno di loro il meglio, portandoli a esaltare le capacità professionali individuali che li caratterizzava. Mio padre ha fatto tutto ciò senza mai piegarsi a logiche nepotistiche o clientelari, sempre anteponendo il bene dei propri pazienti a qualsiasi approccio medico scientifico”: ha spiegato il presidente dell’associazione Giovanni Amadori.
“Nel mio intervento ho ricordato anche la 𝗺𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗶𝗻𝗘𝘁i𝗼𝗽𝗶𝗮 𝗼𝘃𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝘂𝗻𝗮 ❞𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿❞ (sorella) 𝗦𝗮𝗹𝗲𝘀𝗶𝗮𝗻𝗮 𝗵𝗮 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗶𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 ❞𝗖𝗼𝗻𝘀𝗼𝗹𝗮𝘁𝗮❞𝗽𝗲𝗿 𝗹’ 𝗢𝘀𝗽𝗲𝗱𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗚𝗮𝗺𝗯𝗼, 𝗮 𝟮𝟱𝟬 𝗰𝗵𝗶𝗹𝗼𝗺𝗲𝘁𝗿𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗔𝗱𝗱𝗶𝘀𝗔𝗯𝗲𝗯𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗔𝗿𝘀𝗶, 𝗢𝗿𝗼𝗺𝗶𝗮, ove ho vissuto per circa un anno”: ha aggiunto Amadori.
“Un ringraziamento dunque a 𝗦𝗲𝗿𝗴𝗶𝗼 𝗕𝗮𝗿𝗯𝗲𝗿𝗶𝗼, uomo instancabile ed eclettico che nella realtà Salesiana di Forlì è determinante per incrementarne la crescita, con i tantissimi giovani dai principi e valori solidi e con una visione e lungimiranza in tutti i suoi progetti che la nostra Associazione condivide, come certamente avrebbe fatto mio padre.”: ha concluso Giovanni Amadori