(Sesto Potere) – Milano – 8 marzo 2024 – – “Sì oggi si potrebbe costituire un Partito Democratico Fascista. Sarebbe possibile, sì”: lo ha affermato l’avvocato forlivese Francesco Minutillo (ieri sera ospite in studio a Milano del programma ‘La Zanzara’, in onda su Radio 24) che ha citato un pronunciamento della Cassazione: “la legge non punisce tutte le manifestazioni e ostentazioni di fascismo, le condanna soltanto se vi è un intento di restaurazione del regime, soltanto se nell’azione politica non si intendono rispettare le libertà fondamentali, nel patto che non si voglia esercitare o propagare violenza“.
Affermazione che ha sostanzialmente lasciato di stucco i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo.
L’occasione per ravvivare il confronto su questo tema?
La presentazione dal vivo a ‘La Zanzara’ dell’ ultimo libro di Francesco Minutillo: ‘Anche i fascisti hanno diritti. Settant’anni di processi al saluto romano’ (304 pagine, edito da Fondazione Memoria Predappio, in vendita su Amazon). Un elenco dei più interessanti processi celebrati dal 1952 a oggi in osservanza delle leggi che proibivano il saluto romano e le commemorazioni rituali dei martiri fascisti e missini come Sergio Ramelli.
Argomento che ha acceso gli animi in studio e che ha permesso ai conduttori e all’intervistato di affrontare – non senza polemiche e toni accesi – i temi più ricorrenti quando di parla di Fascismo: le opere del Ventennio, le leggi razziali, l’entrata in guerra dell’Italia, i partigiani, la Repubblica sociale, la macabra esposizione dei corpi a piazzale Loreto…
“Mettetevi il cuore in pace – ha detto Minutillo rivolto a Cruciani e Parenzo – in Italia anche i fascisti hanno i diritti. E per primo lo disse il primo presidente della Repubblica e della Corte Costituzionale, De Nicola, che in una sentenza del 1957 riconobbe che “l’ideologia fascista era protetta all’articolo 21 della Costituzione“.
Minutillo ha poi lanciato un appello al generale Roberto Vannacci assurto agli onori delle cronache per la pubblicazione del libro ‘Il mondo al contrario’, dove sviscera alcune convinzioni – diciamo così – controcorrente.
“Il mio appello a Vannacci è che abbia il coraggio di fondare un partito e di non inseguire poltrone, poltroncine e preferenze al parlamento europeo, ha la possibilità di fare un partito che possa scardinare un sistema e coinvolgere nuove forze”: l’invocazione di Minutillo, una vera e propria proposta politica – nonostante lo stesso Minutillo abbia ribadito più volte il suo disinteresse a tornare in campo – che si potrebbe anche sostanziare a breve.
Il capo di stato maggiore del Comando delle forze operative terrestri Vannacci ha, infatti, annunciato un evento pubblico che si svolgerà a Bologna il prossimo 19 marzo per presentare il suo secondo volume: ‘Il coraggio vince’. “E se mi capitasse di trovarmi a Bologna quel giorno non è da escludere che l’appello glielo ribadisca in presenza”: ha ammiccato Minutillo.
I giochi elettorali non sono ancora chiusi e lo stesso Vannacci non ha ancora sciolto alcuna riserva, ad oggi non si sa se si candiderà e con chi.
Minutillo non è l’unico che sollecita Vannacci a guidare un proprio movimento politico svincolato dai partiti, c’è già un Comitato organizzato da un gruppo di amici, per lo più ex commilitoni, e prima ancora il leader di Forza Nuova Roberto Fiore gli aveva offerto un seggio in Parlamento.
Dunque, vedrete, che se ne tornerà a parlare.