(Sesto Potere) – Forlì – 5 marzo 2024 – Scambio di accuse tra il direttore di Ascom Confcommercio Forlì, Alberto Zattini, e il vicesindaco con delega alla sicurezza, Daniele Mezzacapo, dopo gli ultimi fatti di cronaca culminati giovedì notte con una rapina alla pizzeria Altero, nel centralissimo corso della Repubblica, a poche centinaia di metri da piazza Saffi.
L’associazione di categoria lamenta la mancata adozione di misure – si chiede anche l’intervento dell’esercito per garantire la sicurezza in città, con riferimento al programma “Strade sicure” per concorrere, con le altre Forze di polizia, al controllo del territorio.
“L’associazione Confcommercio ha sferrato un attacco senza precedenti al vicesindaco leghista Mezzacapo, rimproverandogli inefficienze, ritardi, vuoti proclami e molti altri gravi errori nella conduzione delle attività legate alla sicurezza e alla gestione dell’urbanistica. Tutte cose giuste già messe in evidenza negli anni dai Verdi e dalle altre formazioni di centrosinistra, che hanno costantemente attaccato la politica del vicesindaco, fatta principalmente di taglio di nastri mentre nella città aumentava una sensazione di insicurezza e crescevano nuovi insediamenti da realizzare, magari anche con nuove varianti”: scrive in una nota Alessandro Ronchi, di Alleanza Verdi e Sinistra Forlì.
Non sappiamo esattamente per quale motivo le critiche durissime di Confcommercio arrivino solo adesso, dopo cinque anni di mandato nei quali si sono rivelati del tutto inefficaci i provvedimenti del vicesindaco in materia di sicurezza. Ciliegina sulla torta del suo operato è stata l’app Falco, che secondo lui (Mezzacapo, ndr) tutto il Mondo ci avrebbe invidiato, del quale invece come era facile prevedere si è spenta ogni traccia. E non sfugge a nessuno il silenzio totale del sindaco, Zattini, che non ha speso finora una sola parola in difesa dell’assessore a cui comunque ha delegato per cinque anni responsabilità così importanti, gestite in un modo che non solo le opposizioni ritengono disastroso. Se non ne avesse condiviso la visione, avrebbe potuto cambiare il suo vice con una persona in grado di aiutarlo meglio”: è l’osservazione di Ronchi.
“Si tratta di una resa dei conti nella destra in previsione dei nuovi rapporti di forza? Non possiamo saperlo con certezza ma è evidente che lo spazio occupato dagli uomini di Salvini, ormai in caduta libera di consensi, sia considerato troppo dal partito della Presidente del Consiglio. Questo scontro personale, di contenuti e di mancanza di soluzioni è comunque un argomento in più sulla necessità di un cambio di gestione per la città di Forlì, dal momento che questa amministrazione ha dimostrato di non aver saputo operare per il suo bene, nemmeno in quello che considerava il suo cavallo di battaglia”: conclude l’esponente di Alleanza Verdi e Sinistra Forlì, Alessandro Ronchi.