(Sesto Potere) – Cervia – 1 marzo 2024 – L’artista inglese forse più conosciuto al mondo, il precursore delle visioni creative di un’intera generazione, il talento più rappresentativo della street art internazionale sarà il protagonista della mostra Banksy a Cervia che dal 1° marzo al 2 giugno, permetterà al pubblico di ammirare alcune tra le opere più rappresentative degli ultimi decenni, conosciute ovunque per la loro carica dirompente e per i loro messaggi trasversali, politici e sociali, capaci di interpretare con i tratti veloci e intuitivi della street art la realtà complessa dei nostri tempi.
A cura di Roberto Mastroianni, promossa dal Comune di Cervia, prodotta e organizzata da MetaMorfosi Eventi, la mostra conclude un ciclo triennale di mostre dedicate ai grandi protagonisti della street art (Keith Haring nel 2022 e Shepard Fairey nel 2023), mostre coronate da grande successo e partecipazione, e proporrà al pubblico una ricca selezione di opere in esposizione per tre mesi negli spazi del Magazzino del Sale – Torre di Cervia. Una mostra che permetterà ai visitatori di addentrarsi nell’immaginario artistico di un autore che ormai da oltre un ventennio attraversa la scena culturale mondiale e che ha scelto anche gli attuali scenari di guerra come palcoscenico per i suoi messaggi artistici, mostrando ancora una volta la sua capacità di stare in mezzo al presente.
Tra le opere alcune vere e proprie immagini simbolo della produzione dell’artista britannico: una particolarissima versione di Love is in the Air (Flower Thrower), l’ormai famosissimo “lanciatore di fiori” che riproduce in un vero e proprio trittico di ispirazione classica un giovane che lancia un mazzo di fiori, simbolo di una rivoluzione antimilitarista che capovolge il senso comune della guerriglia urbana. Il lanciatore di fiori, che appare per la prima volta nel 2003 come stencil non commissionato a Gerusalemme sul muro costruito per separare israeliani e palestinesi nell’area della West Bank, è il protagonista dell’opera scelta come simbolo della mostra: una composizione di tre serigrafie realizzate da Banksy nel 2019, ognuna di loro esposta con la sua cornice originale. Un’opera che raramente si incontra nelle mostre dedicate all’artista inglese.
Oltre a Love is in the Air (Flower Thrower) saranno esposte alcune tra le opere più iconiche dell’artista: Girl with Balloon, la “bambina con il palloncino”, forse l’immagine più̀ popolare di Banksy, e infatti votata in un sondaggio del 2017 come l’opera più̀ amata dai britannici, che Banksy dipinge per la prima volta nel 2002 come stencil su un muro londinese a lato di un ponte della zona di Southbank e che l’artista “firma” con un breve testo: “C’è sempre una speranza”.
In mostra anche Bomb Hugger, più conosciuta come Bomb Love cioè Colei che abbraccia la bomba, che, sebbene del 2003, è un’immagine attualissima: su uno sfondo rosa pop, infatti, una bambina abbraccia una bomba come se stesse abbracciando un orsacchiotto. L’artista realizzò l’opera pensando alla guerra in Iraq e al modo di raccontarla di governanti e media allo scopo di giustificare l’attacco, cioè una guerra per “esportare la democrazia”. Riprodotta in vari formati, l’immagine è apparsa sui muri di città europee tra cui Berlino, realizzata a stencil ma anche su cartelli distribuiti al pubblico in occasione delle proteste antimilitariste, ed è stata pubblicata in 750 copie serigrafiche da Pictures On Walls, proprio durante le manifestazioni in Gran Bretagna per criticare l’intervento congiunto con gli USA contro l’Iraq.
In esposizione le due serigrafie Get Out While You Can e Gangsta Rat, entrambe del 2004: grandi topi metropolitani che nell’immaginario dell’artista condividono con gli street artist una condizione marginale nella società, sono tra i soggetti più rappresentati da Banksy che su di loro scrive: «Esistono senza permesso. Sono odiati, braccati e perseguitati. Vivono in una tranquilla disperazione tra la sporcizia. Eppure, sono capaci di mettere in ginocchio intere civiltà». Alle due serigrafie si aggiunge una particolarissima versione di Love Rat, in cui Banksy ha dipinto con vernice spray un topo su un segnale stradale di metallo.
Il sindaco di Cervia Massimo Medri e l’assessore alla cultura Cesare Zavatta: “Quest’ultima mostra dedicata al più popolare Street Artist internazionale, è il punto di arrivo di un progetto ambizioso e visionario. Cinque anni fa abbiamo iniziato a credere che ci fosse la necessità di implementare gli investimenti sulla cultura all’interno di questo Comune, e così è stato. Queste tre mostre dedicate a Keith Haring, Obey ed oggi Banksy ci hanno permesso di rendere culturalmente viva la nostra località anche nei mesi di bassa stagione, arricchendola, e avvicinando a Cervia un pubblico sempre più vasto ed interessato all’arte. Possiamo dire al termine di questa esperienza che la scommessa di tre anni fa è stata vinta. Oggi possiamo affermare con forza che il successo di queste mostre è la dimostrazione che il turismo passa anche dall’intrattenimento culturale, che è fondamentale in un territorio con l’ambizione di arricchire la propria proposta turistica. E siamo orgogliosi di farlo portando a Cervia un artista che ormai da due decenni è protagonista della scena culturale mondiale, proiettato con la sua arte e le sue intuizioni geniali, all’attualità e al futuro. Vogliamo anche ringraziare Metamorfosi, per questi tre anni di grandi mostre, senza questa importante collaborazione tutto questo non sarebbe stato possibile”.
«Le “pitture corsare” di Banksy si presentano come una delle letture più immediate e iconiche della crisi sociale e culturale prodotta dalle logiche del tardo capitalismo e hanno una forza dirompente nella strada, assumendo in mostra il valore di “reliquie” di quella “religione o fede dei graffiti” di cui scriveva Norman Mailer nel 1974 – spiega il curatore della mostra Roberto Mastroianni. – Le opere in mostra, soprattutto quelle di scottante attualità sull’Ucraina e il conflitto Israelo-Palestinese, restituiscono la figura di Banksy come autore di azioni di rivalsa simbolica contro la narrativa e i soprusi perpetrati dal potere nella società globale, contro la povertà, l’oppressione, le guerre e le disuguaglianze e ci restituiscono la figura complessa di un artista che è, al contempo, attivista capace di portare avanti con la propria arte forti denunce sociali e politiche».
“Se con Obey – dichiara Pietro Folena, Presidente di MetaMorfosi Eventi – , nel 2023, avevamo messo l’accento sulla guerra nell’area orientale dell’Europa, con l’invasione russa dell’Ucraina – guerra ahimè ancora in corso con Banksy, quest’anno, non possiamo non mettere l’accento sulla terribile situazione in Palestina e in Israele, cominciata coi massacri agghiaccianti del 7 ottobre e che ora prosegue con un costo di vite civili a Gaza, a partire dai bambini, insopportabile per chiunque abbia un minimo senso di umanità. Banksy da anni si è cimentato, con le sue opere a Betlemme e in altri luoghi dell’area, in un’azione creativa tutta politica, cominciata col murale Flower thrower – o Love in the air -, amore nell’aria, esposto qui a Cervia, ai Magazzini”.
Da questo link è possibile scaricare le immagini di una selezione di opere in mostra:
Orari apertura:
dal lunedì al giovedì dalle ore 15:00 alle ore 20:00
venerdì dalle ore 15:00 alle ore 23:00
sabato dalle ore 10:00 alle 23:00
domenica dalle ore 10:00 alle 21:00
prefestivi dalle ore 10:00 alle ore 23:00
festivi dalle ore 10:00 alle ore 21:00
Tariffe:
biglietto intero 12 euro
ridotto 10 euro
gruppi 5 euro
I gruppi o scuole potranno prenotarsi anche per il mattino.