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Bagno di Romagna, 40 imprese al sindaco: “Infrastrutture digitali, troppo divario tra pianura e montagna”

(Sesto Potere) – Bagno di Romagna – 29 febbraio 2024 – La burocrazia a taglia  unica ma più tarata per le imprese grandi e strutturate che non collima con le esigenze e le aspettative delle piccole imprese e il divario tra pianura e montagna penalizzata nell’accesso alle infrastrutture stradali e digitali, un freno rilevante allo sviluppo e al fare impresa.

Queste sono solo alcune delle criticità rilevate dalla quarantina di imprenditori di Bagno di Romagna che hanno partecipato all’incontro promosso da Confartigianato territoriale nella sede municipale con il sindaco Marco Baccini, nell’ambito del ciclo di assemblee in programma in tutti i comuni del comprensorio.
Erano presenti per Confartigianato Federimpresa Cesena il vicesegretario Giampiero Placuzzi, il responsabile area economia e finanziaria 
Riccardo Cappelli e Cristina Ghera, responsabile Confartigianato Bagno di Romagna.

Il sindaco Baccini, che ha tracciato un bilancio degli interventi a favore del fare impresa nei suoi due mandati, ha fatto riferimento alla
significativa collaborazione di Confartigianato a favore del territorio e della comunità suggellata anche dalla consegna di un assegno di
cinquemila euro, che Confartigianato per il Sociale ha donato all’amministrazione per partecipare all’acquisto di un nuovo scuolabus;
collaborazione che si è concretizzata nell’impegno su molteplici problematiche, come quelle relative ai collegamenti viari ed in
particolare quella del ponte Puleto  in E45, dell’espansione territoriale e del nuovo Pug, fino al tema degli oneri connessi al cambio di destinazione d’uso dei locali dei centri storici.

Negli interventi degli imprenditori artigiani sono state richieste politiche più efficaci e incentivanti per chi fa impresa in montagna, è stata condivisa la difficoltà nel reperimento della manodopera formata che sta mettendo a rischio la continuità di alcune attività artigianali e che fa il paio con l’invecchiamento della classe imprenditoriale.

La burocrazia deve essere snellita e adattata alla taglia delle piccole imprese pilastri del territorio e vanno realizzate le necessarie
infrastrutture anche digitali per far fronte al gap che si riscontra nell’ambiente favorevole allo sviluppo tra pianura e montagna. Conclude Confartigianato.