(Sesto Potere) – Bologna – 26 febbraio 2024 – Durante la seduta di oggi, il Consiglio comunale di Bologna ha approvato la delibera che accoglie le proposte e raccomandazioni formulate dall’Assemblea per il Clima.
Si conclude così la fase deliberativa che ha portato alla discussione delle proposte dell’Assemblea attraverso una delibera proposta dalla Giunta al Consiglio, oggi approvata con 23 voti favorevoli (Sindaco, Partito democratico, Coalizione civica, Lepore Sindaco, Anche tu conti, Verdi), 9 contrari (Fratelli d’Italia, Lega nord, Forza Italia, Gruppo misto) e un non votante (Bologna ci piace). L’immediata esecutività della delibera è stata approvata con 23 voti favorevoli (Sindaco, Partito democratico, Coalizione civica, Lepore Sindaco, Anche tu conti, Verdi), 9 contrari (Fratelli d’Italia, Lega nord, Forza Italia, Gruppo misto) e un non votante (Bologna ci piace).
Ora le proposte entrano nel Piano attività dei settori, nel Contratto per Missione clima e la loro applicazione sarà seguita da un Comitato di monitoraggio.
“L’assemblea cittadina farà la storia degli strumenti di partecipazione di questo Comune – sottolinea la vicesindaca Emily Clancy (nella foto) -.Troppo spesso le politiche innovative e a tutela dell’ambiente prescindono dallo sguardo di chi vive il cambiamento climatico sulla propria pelle. Ora invece costruiamo delle politiche basate su quello sguardo, e lo facciamo perché la crisi climatica richiede coraggio e sinergia, e le tante cittadine e cittadini che hanno preso parte a questo processo, chi chiedendolo, chi facendone parte direttamente, ci spingono ad averne sempre più. Come Amministrazione condividiamo le proposte dell’assemblea, la richiesta di definire una strategia di azione complessiva e coordinata su queste tematiche e il richiamo ai principi di giustizia climatica ed equità sociale per evitare che i costi della transizione e le conseguenze dei cambiamenti climatici acuiscano condizioni di fragilità. Affrontiamo insieme la sfida del nostro tempo”.
Sono sei le raccomandazioni dell’Assemblea per il clima che definiscono cos’è “Bologna neutrale”: è la nostra casa sostenibile, è una grande comunità di condivisione di energie rinnovabili, è più verde e più blu, è il tuo modello di vita da coltivare, è una città che riorganizza i propri spazi per la mobilità sostenibile, ed è in movimento collettivo ed ecosostenibile.
La Delibera considera le raccomandazioni e proposte emerse dall’Assemblea per il Clima coerenti e in sintonia di valori rispetto al programma del mandato amministrativo e con il Documento Unico di Programmazione 2024 – 2026, in particolare: con il percorso di Bologna Missione Clima, verso la neutralità climatica al 2030 quale cornice entro la quale orientare tutte le azioni dell’Amministrazione; con il progetto strategico Impronta Verde che mette in relazione le reti della nuova mobilità alla dotazione di verde, servizi e spazi pubblici della città per offrire servizi fruibili in pochi minuti a piedi o in bicicletta, e con la qualità ambientale propria di un luogo effettivamente abitabile e salubre, dotata di un buon livello di servizi e spazi verdi; con gli strumenti Piano Urbanistico Generale PUG ed il Regolamento edilizio approvati nel 2021 oltre alla variante PUG+, recentemente assunta dalla Giunta e tuttora in iter per l’adozione e con il PUMS (Piano urbano per la mobilità sostenibile).
Sono considerate molto condivisibili e apprezzate le sollecitazioni dell’Assemblea: di agire in modo trasversale e integrato sulle necessità di sensibilizzazione, formazione, informazione e supporto alla cittadinanza e ad altri attori chiave verso la neutralità climatica, anche attraverso nuovi canali, strumenti e figure che valorizzino e amplifichino quanto già in essere; della necessità di definire una strategia di azione complessiva e coordinata su queste tematiche; il richiamo ai principi di giustizia climatica ed equità sociale per evitare che i costi della transizione e le conseguenze dei cambiamenti climatici acuiscano condizioni di fragilità.
Sono di fatto accolte tutte le proposte dell’Assemblea, alcune integralmente e alcune con delle specifiche o delle riserve che tengono conto delle effettive competenze del Comune, e soprattutto, laddove si prevedono incentivi ai privati, dei limiti delle risorse in bilancio triennale. La delibera di indirizzo, infatti, deve demandare a ulteriori atti amministrativi l’individuazione delle risorse necessarie a realizzare gli obiettivi fissati.
Il documento con le sei raccomandazioni generali declinate in proposte concrete è stato consegnato lo scorso novembre e ha terminato l’iter istruttorio nelle Commissioni consiliari, per essere oggi approvato, nei tempi prefissati dal regolamento che fissa in quattro mesi la durata dell’iter di approvazione. Il regolamento prevede anche che il Consiglio si esprima puntualmente su ogni proposta.
A seguire gli assi di condivisione particolarmente rilevanti tra Amministrazione e proposte dell’Assemblea.
Nell’ambito energia e fonti rinnovabili: promuovere lo sviluppo di strumenti finanziari, quali ESCo o modalità di accesso al credito per favorire la transizione ecologica della cittadinanza, in collaborazione e confronto proattivo con potenziali soggetti finanziatori pubblici o privati, società partecipate, imprese ad esempio tramite bandi o avvisi dell’Amministrazione che devono proseguire nel percorso di innovazione ed orientamento del mercato, anche attraverso l’ideazione di meccanismi di supporto per la riqualificazione energetica anche degli immobili privati.
Le proposte relative alla mobilità scolastica sono considerate di particolare rilievo poiché coinvolgono spostamenti di tutto il nucleo familiare e rispondono agli obiettivi di educazione, incentivazione alla mobilità sostenibile e maggiore sicurezza per tutti gli utenti stradali, in linea con quanto previsto dalla Città 30. In particolare, alta priorità, anche nel reperimento delle risorse necessarie, dovrà essere data ad alcuni strumenti puntuali suggeriti dall’Assemblea: mobility management diffuso in ogni quartiere, valorizzare e promuovere la figura dei mobility manager scolastici anche attraverso un ruolo di coordinamento a rete, incremento progressivo di pedibus e bicibus, aumento di piazze e strade scolastiche da progettare e finanziare, riattivazione di iniziative quali Bella Mossa per affiancare iniziative di incentivazione alla trasformazione dello spazio pubblico che interessi anche le scuole e le aziende, con coinvolgimento del tessuto produttivo in modo propositivo.
Le proposte relative alle infrastrutture verdi della città sono considerate di particolare rilievo in quanto coerenti con il progetto bandiera dell’amministrazione “Impronta verde”. In particolare, alta priorità, anche nel reperimento delle risorse necessarie, dovrà essere data ad alcuni strumenti puntuali suggeriti dall’Assemblea: realizzazione di rifugi climatici, incremento della permeabilità dei suoli, tutela e salvaguardia delle aree verdi esistenti con particolare riferimento a livelli prestazionali, restrizioni e compensazioni contenute in piani e regolamenti, installazione di fontanelle diffuse nei parchi pubblici e lungo i tragitti maggiormente percorsi dalla cittadinanza, azioni di forestazione urbana e di riqualificazione delle aree verdi scolastiche per creazione di nuovi orti dove svolgere attività di educazione ambientale, installazione di micro-aree verdi anche nel centro storico.
Riguardo la proposta di una Valutazione di impatto sanitario (VIS) sul Passante di Bologna, l’Amministrazione avvierà una collaborazione con l’Ausl per attivare una sorveglianza sanitaria sull’impatto dell’opera sui residenti più esposti, come strumento di valutazione per le future politiche di pianificazione della mobilità che mettano la salute pubblica al primo posto; la VIS, così come proposta, non risulta attuabile, sia perché è attivabile esclusivamente dall’Autorità competente per l’approvazione dell’opera, sia in ragione della fase di avanzamento in quanto si tratta di uno studio da effettuarsi in fase di progettazione (in coerenza con la VIA già elaborata).
I prossimi passi?
Sarà data tempestiva informazione alla Giunta comunale per dare impulso agli organi competenti e inserire nel primo ciclo di programmazione utile, le raccomandazioni e proposte qualora non già previste negli strumenti di programmazione, e più precisamente nel DUP e nel PIAO (Piano di Attività e Organizzazione), anche come indirizzi generali per le società controllate e partecipate e per gli enti strumentali, con particolare riferimento ai tre ambiti trasversali ritenuti prioritari.
Dare mandato ai direttori apicali, di integrare o eventualmente modificare i rispettivi Piani di attività in coerenza con l’adeguamento degli strumenti di programmazione.
Inserire le raccomandazioni e proposte dei cittadini, così come valutate dal Consiglio comunale con la presente deliberazione, quale parte integrante del Contratto climatico da sottoporre alla UE nell’ambito della Missione Climatica per la neutralità al 2030, quale rilevante contributo scaturito dal percorso partecipativo.
Promuovere il monitoraggio dell’attuazione delle proposte e raccomandazioni, ai sensi dell’articolo 56 del Regolamento sui diritti di partecipazione ed informazione dei cittadini, tramite gli strumenti già in uso per rendicontare l’efficacia della programmazione dell’Ente, con periodica verifica annuale presso le competenti commissioni Consiliari e la partecipazione della Giunta e del Comitato di monitoraggio.