(Sesto Potere) – Bologna – 19 febbraio 2024 – “In queste settimane i livelli di inquinamento sono altissimi, e anche a Bologna negli ultimi 39 giorni sono stati 31 quelli da bollino rosso. Tra le cause c’è il trasporto su gomma, ma gli anni passano e Comune e Regione rifiutano di condurre una Valutazione di Impatto Sanitario che possa far conoscere quanto il Passante di Mezzo impatta sulla salute degli abitanti”: lo afferma in una nota Bologna for Climate Justice, un collettivo che si sostiene con i contributi delle sue attiviste e dei suoi attivisti e che crede che l’emergenza climatica sia la più grande sfida per la città di Bologna e il Pianeta.
“I meteorologi invitano la popolazione a non fare sport all’aperto, e si moltiplicano gli allarmi per gli impatti sanitari del persistente inquinamento. Quella che viviamo in questi giorni non è una novità, ma una condizione che si ripete ogni inverno, documentata da statistiche e progetti di ricerca, e sono ben note le cause. Si sa, tra le altre cose, che uno dei settori che contribuisce maggiormente a rendere irrespirabile l’aria è il trasporto su gomma, ma nonostante questa consapevolezza sindaci, presidenti di regione e ministri continuano a invocare miliardi per l’allargamento di strade e autostrade. Se la Pianura Padana è una camera a gas, la soluzione non è chiedere ai cittadini di chiudersi in casa”: aggiunge Bologna for Climate Justice.
Due anni fa decine di associazioni hanno chiesto al Sindaco Lepore e al Presidente della Regione Bonaccini di fare una Valutazione di Impatto Sanitario del Passante di Mezzo e chiedendo: “quanto questa infrastruttura impatta sulla salute di chi abita a Bologna?”
“In questi due anni, si sono susseguite le misure emergenziali, ma non è stata spesa una parola sulla Valutazione di Impatto Sanitario. Dobbiamo concludere, vista la qualità dell’aria che già oggi respiriamo, che Matteo Lepore e Stefano Bonaccini temano che i risultati possano rendere l’allargamento del Passante di Mezzo incompatibile con la salute delle/dei bolognesi?”: conclude la nota di Bologna for Climate Justice.