(Sesto Potere) – Rimini – 6 febbraio 2024 – L’equipe di Gastroenterologia dell’ospedale Infermi di Rimini ha eseguito con successo un delicato e complesso intervento in endoscopia, che ha consentito di asportare un tumore maligno allo stomaco e salvare così la vita a una donna di 81 anni.
Ad effettuare l’intervento, con una tecnica resettiva avanzata chiamata dissezione endoscopica sottomucosa (ESD), è stato alla fine del mese di novembre il dottor Marco Di Marco, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Rimini, affiancato dalla sua equipe medica, assistita dagli infermieri Manuel Marchesciano e Annalisa Saragoni.
“Alla paziente, 81 anni, era stata diagnosticata una lesione dello stomaco di 6 x 4 centimetri, che all’esame istologico svolto su biopsie era compatibile con un adenocarcinoma infiltrante ben differenziato – spiega il primario – ma per motivi legati alle sue condizioni generali e alle sue plurime comorbidità era stata giudicata inoperabile dai chirurghi e fuori da ogni possibilità di chemioterapia”.
“Dopo averla sottoposta ad una Tac torace-addome di stadiazione, fortunatamente negativa per metastasi a distanza, abbiamo deciso di procedere con l’unico intervento possibile, appunto quello endoscopico, però assai complesso, proprio perché la lesione era già un tumore maligno, pertanto con pochissime chance di essere radicale. Con la ESD siamo invece riusciti ad asportare completamente la lesione ottenendo radicalità endoscopica ed istologica come se fosse stato fatto un intervento chirurgico, e allo stesso tempo siamo riusciti a preservare l’organo e la sua funzione fornendo preziose chance di sopravvivenza alla signora”: spiega il primario.
Questa metodica, introdotta una ventina d’anni fa in Giappone (Paese che presenta una notevolissima incidenza dei tumori al tratto gastrointestinale e per questo ha sviluppato tecniche all’avanguardia nel campo della prevenzione e delle terapie disponibili) e rispetto ai Paesi occidentali comunemente utilizzata in Oriente per il trattamento dei tumori di stomaco e colon in fase iniziale, garantisce tutti i vantaggi dell’intervento chirurgico tradizionale senza le eventuali complicanze.
Questo, perché non è necessario il ricorso al bisturi: l’asportazione avviene durante una normale gastroscopia o colonscopia con speciali accessori endoscopici che scavano e rimuovono la neoplasia, salvaguardando i tessuti sani, senza ricorrere a tagli o asportazioni demolitive che possono compromettere la funzionalità degli organi coinvolti.
Proprio su queste tecniche endoscopiche avanzate il Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Rimini e la sua equipe stanno organizzando come responsabilità scientifica il congresso “Rimini incontra Tokyo”, in calendario il prossimo 23 marzo.
Evento che gode anche del patrocinio di Ausl Romagna e al quale interverranno come ospiti alcuni medici nipponici opinion leader mondiali sul tema (ad esempio Yutaka Saito) provenienti direttamente dal National Cancer Center della capitale giapponese – dove il dottor Di Marco nell’aprile scorso ha perfezionato tale tecnica durante uno stage – e che eseguiranno pure un live endoscopico all’Infermi.