(Sesto Potere) – Forlì – 6 febbraio 2024 – Negli ultimi 10 anni, il panorama del rischio online per i minorenni si è ampliato, arrivando ad esprimersi con manifestazioni cibernetiche per ogni tipo di fragilità tipica dell’adolescenza. La pandemia ha impresso un’accelerazione ulteriore al processo di alfabetizzazione informatica dei bambini e degli adolescenti, mostrando subito la complessità che tale anticipazione può determinare.
Sono ben 3444 le denunce sporte negli Uffici della Specialità nel 2023 che hanno riguardato forme di aggressione online in danno di minorenni: un numero impressionante di casi in cui le fragilità evolutive, lo sviluppo tecnologico, la socializzazione via web hanno prodotto un disagio e pericolo per bambini e ragazzi richiedendo un impegno incessante della Polizia di Stato e degli specialisti della Polizia Postale.
Lo scrive nero su bianco la Polizia Postale e delle Comunicazioni, nel ribadire: “un impegno costante per la sicurezza in rete” e celebrare l’ormai tradizionale Safer Internert Day, una giornata internazionale di sensibilizzazione per i rischi che comporta utilizzare internet istituita nel 2004 dall’Unione europea. Evento che nei primi giorni del mese di febbraio di ogni anno e che oggi sarà celebrato in contemporanea in oltre 100 nazioni di tutto il mondo.
E proprio oggi riparte la ‘campagna di sensibilizzazione’ ideata e realizzata dalla Polizia di Stato, in collaborazione con Unieuro, in occasione del Safer Internet Day, per promuovere un utilizzo consapevole e responsabile delle nuove tecnologie tra i più giovani. Presso i punti vendita Unieuro e nelle scuole, saranno distribuite gratuitamente migliaia di copie della nuova raccolta di storie di rischio online, raccontate direttamente dalla viva voce delle vittime e dei cyberbulli.
Il culmine con #cuoriconnessi (https://www.cuoriconnessi.it/) (https://www.unieuro.it/online/cuoriconnessi): il progetto educativo, giunto all’8a edizione, che si inserisce nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione sui rischi connessi all’utilizzo della rete internet da parte dei minori (dall’ultimo monitoraggio ministeriale è emerso che il 26,9% degli studenti è stato vittima di bullismo). Intervengono all’evento nazionale il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il capo della Polizia Vittorio Pisani e numerosi testimonial del mondo della cultura e dello sport.
Il progetto ha realizzato anche un Docufilm dal titolo “Non ne vale la pena”, sul tema degli strumenti di giustizia minorile applicati nei casi di violenza online che sarà oggetto di proiezioni mirate alle scolaresche per promuovere adeguati livelli di consapevolezza e sviluppare un senso di responsabilità nei giovani internauti.
Tra i principali progetti: nel settembre 2023 è ripartita da Forlì, la campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell’Istruzione, per la prevenzione dei rischi del web per i minori. Gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni e degli Uffici Scolastici Regionali del Ministero dell’Istruzione hanno coinvolto oltre 3 milioni e mezzo di studenti. Un truck brandizzato che si muove di città in città, e si apre nelle principali piazze italiane, creando uno spazio multimediale dove ragazzi, insegnanti e genitori possono condividere con operatori della polizia postale informazioni utili per vivere internet in sicurezza e nel rispetto degli altri.
Alcuni dati emersi dall’ultima indagine sul rapporto che gli adolescenti hanno con la rete, condotta nell’ambito del progetto Generazioni Connesse (coordinato dal MIUR con il partenariato di: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Polizia di Stato, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, gli Atenei di Firenze e ‘La Sapienza’ di Roma, Save the Children Italia, Telefono Azzurro, la cooperativa EDI onlus, Skuola net e l’Ente Autonomo Giffoni Experience), rilevano come il 43% dei ragazzi e ragazze dichiara di essere connesso tra le 3 e le 4 ore al giorno (in leggera diminuzione rispetto agli anni precedenti), la maggior parte dei giovani è iscritto ad almeno un social network e il 44% dichiara di avere un profilo su più di 3 social. La motivazione principale all’utilizzo è quella di rimanere in contatto con i propri amici, ma i social sono anche la prima fonte di informazione online per la maggior parte dei giovani che hanno risposto alla survey (43,8%).
La Polizia Postale, che condivide con i più giovani l’entusiasmo per la tecnologia, ha compreso quanto sia promettente scommettere sulle nuove generazioni e le considera l’interlocutore elettivo verso cui dirigere la sua attenzione.
L’azione di contrasto agli usi distorti e criminali delle nuove tecnologie rappresenta l’obiettivo prioritario attuale della Polizia Postale e delle Comunicazioni che, come Specialità della Polizia di Stato, monitora e decifra come il mondo della comunicazione tra le persone si stia modificando e come tali modificazioni si orientino sino a spingersi verso condotte sbagliate e legalmente scorrette.
La sicurezza in rete è un tema che negli anni ha assunto un’importanza progressivamente più ampia sino a diventare cruciale soprattutto per i bambini e i ragazzi che hanno, per la loro proiezione nel futuro, un rapporto di assoluta attrazione verso le nuove tecnologie.
La presenza di un pool di psicologi dell’Unità di Analisi dei Crimini Informatici, presso il Servizio della Polizia Postale, ha progressivamente aperto la strada ad un confronto costante con gli aspetti più definitamente umani, che correlano con il crimine informatico.
Il target elettivo degli interventi di sensibilizzazione è costituito dagli studenti delle scuole secondarie di primo grado: in un’epoca immediatamente successiva all’infanzia e in attesa di assumersi responsabilità da piccoli adulti, i ragazzi mostrano i più alti livelli di entusiasmo verso i social e le nuove tecnologie, con una forte predisposizione però all’impulsività, alla sottovalutazione delle
conseguenze delle azioni e una capacità di empatia verso gli altri ancora in via di sviluppo.
I ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado invece vengono stimolati ad un dialogo più aperto e consapevole poiché se ne riconosce lo status di “navigatori navigati” e appare strategico richiamare alla loro attenzione un importante acquisizione legata all’età: al compimento del 14esimo anno i ragazzi diventano penalmente responsabili in prima persona delle azioni che compiono.
La Polizia Postale svolge un’incisiva attività di repressione dei reati informatici ma altrettanto importante risulta essere l’azione preventiva a tutela dei minori.
Alcuni numeri che raccontano questo impegno: 675000 gli studenti raggiunti in presenza e in streaming nel 2023 nell’ambito delle campagne di prevenzione delle specialità.
23 000 circa gli insegnanti incontrati nelle piazze italiane quando il truck di Una vita da Social crea lo spazio psicologico e fisico dove costruire una rete sicura e legale per i ragazzi.
18 000 circa genitori incontrati in presenza presso le scuole, nelle piazze e online, estendendo l’opera di sensibilizzazione al primo presidio di sicurezza per bambini e ragazzi: la famiglia.
21 000 circa altri adulti significativi, educatori, volontari e altre figure formali e informali di riferimento per i minori, in un’ottica di potenziamento delle agenzia in grado di intercettare le situazioni di disagio collegate all’uso delle nuove tecnologie da parte dei minorenni.
60 insegnanti formati attraverso percorsi specifici per proseguire l’attività di sensibilizzazione anche dopo gli incontri con la realtà virtuale portati nelle classi dagli operatori della Polizia Postale.
1700 studenti delle scuole secondarie di secondo grado sensibilizzati con l’uso di visori 3d presso le regioni svantaggiate del Programma PON con il Progetto Nei panni di Caino.
1200 segnalazioni relative a situazioni di rischio online per bambini e ragazzi arrivate al Commissariato di Ps Online, il portale istituzionale della Polizia Postale, presidio virtuale della Specialità. Situazioni delicate e complesse in cui genitori, insegnanti e vittime minorenni stesse di
minacce cibernetiche hanno scelto un contatto diretto e concreto con la Polizia Postale.
Per concludere, da segnalare che in occasione della ricorrenza del Safer Internet Day e nell’ambito della collaborazione tra Rai e Ministero dell’istruzione e del merito, su Rai Scuola un percorso didattico dedicato con esperti, insegnanti e giuristi che spiegano cos’è e come si può contrastare il bullismo.